AUGURI A TEX WILLER: IL RANGER "MADE IN ITALY" COMPIE 70 ANNI

Disegno di Tex che fa un accenno di saluto con il cappello. Dietro di lui un sole splendente su un cielo azzurro con la scritta 'Tex' che campeggia in alto.

 

Il grande Tex

Nel corso dei decenni l’America – un popolo, è stato fatto notare, formato da molti popoli – è sempre stata al centro dell’attenzione internazionale, dalla politica al costume alla cultura, come recentemente ha ribadito lo studioso Manlio Graziano in un saggio intitolato L’isola al centro del mondo.

Infatti, stagione dopo stagione, l’America trova sempre il modo di rinnovare la propria duratura attrazione sul resto del mondo. Ora per esempio è la volta del rap, tramite il successo di cantanti come Jay-Z o come Drake (per tacere di Childish Gambino, il cui originale video This is America ha diviso l’opinione pubblica per via di alcune sequenze dove vengono simulati degli omicidi).

Ma questa è anche l’epoca delle grandi stelle della pallacanestro, da Stephen Curry a Lebron James. Giacché rispetto al football e al baseball, il basket è l’unico degli sport professionistici Usa ad essersi affermato a livello mondiale, grazie al suo spettacolare campionato conosciuto come l’Nba (National Basket Association) e trasmesso dalle televisioni di tutto il pianeta.

Pure andando indietro coi ricordi, molti avvenimenti accaduti negli Stati Uniti hanno segnato la storia dell’uomo. Negli anni 2000 l’elezione di Barack Obama, il primo Presidente nero alla Casa Bianca; negli anni Novanta i computer di Bill Gates e di Steve Jobs; negli anni Ottanta le canzoni di Madonna e di Michael Jackson; negli anni Settanta le pellicole di Francis Ford Coppola, di Robert De Niro e di Al Pacino; negli anni Sessanta la Nuova Frontiera di John Fistgerald Kennedy e i brani visionari di Bob Dylan; negli anni Cinquanta il rock’n’roll di Elvis Presley e i film di Marlon Brando, di James Dean, di Marilyn Monroe; negli anni Quaranta il volto in bianco e nero di Humphrey Bogart e la voce di Frank Sinatra; negli anni Trenta i libri di Hemingway e di Scott Fistgerald; negli anni Venti le musiche di Louis Armstrong e di Duke Ellington; negli anni Dieci i divi del muto Rodolfo Valentino e Charlie Chaplin.

Ma è stato quello del Far West il primo e il più suggestivo dei miti americani, ricordato anche da Bruno Cartosio in un bel libro dal titolo Verso Ovest e pubblicato da poco. Una leggenda nata nell’Ottocento tramite le gesta di figure storiche (da Toro Seduto a Geronimo, da Buffalo Bill a Billy the Kid, dal Generale Custer a Pat Garrett) e poi nel Novecento amplificata dal cinema.

La pellicola più celebre del genere western fu senz’altro Ombre Rosse di John Ford, nel 1939, resa celebre dall’interpretazione di John Wayne. La trama era tratta dalla novella La diligenza per Lordsburg di Ernest Haycox, edita nel 1937 e a sua volta ispirata al racconto Palla di sego di Guy de Maupassant – scritto invece nel 1880 su invito del suo maestro Émile Zola e dove viene narrata la vicenda di un periglioso tragitto percorso, in tempo di guerra, da una carrozza carica di passeggeri e del sacrificio imposto a una prostituta dai suoi rispettabili compagni di viaggio.

All’interno di questo quadro mitico – che fece dell’America, specie dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale, la Terra promessa dei sogni e dell’immaginazione – due tra i fenomeni più seguiti furono il jazz e il fumetto. Ma mentre il jazz divenne sempre più sofisticato (a margine del lavoro di musicisti come Charlie Parker o Miles Davis) il fumetto mantenne e rinnovò la propria popolarità – pur essendo percepito anch’esso, non subito ma in seguito, come una forma d’arte.

L’idea di realizzare il personaggio di Tex Willer venne a Giovanni Luigi Bonelli e a Aurelio Galleppini, che stavano lavorando ad altri soggetti. I primi numeri apparvero a titolo sperimentale nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, insieme ad altre strisce incentrate sulle storie di Blek Macigno e di Capitan Miki, altri due eroi ispirati anch’essi alla mitologia della frontiera e che tuttavia negli anni riscossero meno successo.

Gli autori definirono il personaggio di Tex sul modello degli attori hollywoodiani, nello specifico prendendo a riferimento il volto di Gary Cooper. Dopo di che gli affiancarono un compagno di avventure, Kit Carson, sempre al suo fianco; un indiano, Tiger Jack; una moglie, Lilyth; e un figlio, Kit Willer.

Le vicende narrate erano frutto della fantasia, ma qua e là facevano da sfondo fatti realmente accaduti – come alcune storie ambientate durate la Guerra di secessione, che tra il 1861 e il 1865 spaccò in due il paese a causa della controversa questione della libertà degli schiavi neri.

Ancora più mirata, da parte di Bonelli e di Galleppini, risultò la ricostruzione geografica, adoperando i vasti orizzonti dell’Arizona, del Texas e del New Mexico come scenografia naturale della vita di Tex, e spingendosi, in taluni casi eccezionali, fino alle sponde dell’Alaska – forse sulle orme di Jack London, che di quelle terre impervie fu un meraviglioso cantore.

I motivi di interesse scaturiti dalla lettura di Tex furono numerosi e tra questi uno in particolare fu l’attenzione posta verso la cultura dei nativi americani – segnatamente quelli appartenenti alla tribù dei Navajos – descritti finalmente nella loro piena identità e non ridotti, come sempre accaduto prima, a mere macchiette rese nel loro lato più primitivo.

I fumetti di Tex Willer, come è stato fatto notare, anticiparono così di almeno trent’anni quell’inaspettato revisionismo che connotò il cinema americano a partire da Soldato blu e da Piccolo grande uomo, del 1970, fino a Balla coi lupi del 1990.

Il fumetto era nato come un fenomeno tipicamente americano (attraverso il successo, agli inizi del secolo scorso, di strisce come L’uomo mascherato, Mandrake e Flash Gordon) ma trovò in Italia una seconda patria. E dopo settant’anni Tex Willer ne è ancora l’indiscusso tutore della legge.

 

Un eroe intramontabile

Già all’inizio di quest’anno, la Rai ha cominciato a celebrare il 70° anniversario della prima pubblicazione di Tex. A cominciare dalla puntata del 5 gennaio di Fuorigioco. Oltre la linea della notizia (durata 23 minuti) su Radio1. In questa puntata sono intervenuti Mauro Boselli, uno degli sceneggiatori di Tex, che ha raccontato alcune curiosità sul suo grande mentore Gianluigi Bonelli, e l’ex magistrato Gianrico Carofiglio, che racconta la sua grande passione per il fumetto, tanto da immedesimarsi in Tex anche per quello che mangia. Durante la puntata è stato proposto l'ascolto di Tex, canzone del 1988 dei Litfiba pubblicata nell’album Litfiba 3.

Nella puntata del 19 maggio scorso di Qui Comincia (durata 44 minuti) di Radio3 è stato presentato il libro di Elizabeth Leake Tex Willer. Un cowboy nell'Italia del dopoguerra, edito da Il Mulino. Nella sua opera l’autrice spiega come il personaggio di Tex Willer, attraverso le sue storie, ha saputo raccontare un paese che, con la fine della Seconda Guerra Mondiale, stava cambiando la sua mentalità.

Già in passato la Rai ha avuto modo di approfondire i fumetti di Bonelli. In particolare Wikiradio di Radio3, durante la puntata del 30 settembre 2015 (durata 29 minuti), ha trattato a suo modo il fenomeno Tex, trasmettendo alcuni estratti delle interviste fatte a chi ha permesso il successo del fumetto. Tra tutti i suoi ideatori Gianluigi Bonelli, intervistato da Vincenzo Mollica nell’edizione del TG1 del 12 gennaio 2001, e il disegnatore Aurelio Galleppini, intervenuto nella puntata del 23 giugno del 1987 de L’acchiappafarfalle di Rai3.

La fama di un eroe dei fumetti dipende anche dal carisma del suo antagonista. Per cui Tex deve il suo successo anche al suo più acerrimo nemico Mefisto. Il tema dei cattivi è stato trattato su Radio2 nella puntata del 22 ottobre 2016 di Miracolo italiano (durata 16 minuti), ma anche nella puntata del 9 ottobre 2014 di Pezzi da 90 (durata 15 minuti). In quest’ultimo episodio, intitolato Crimini e Misfatti, viene preso in considerazione il lato oscuro del mondo dei fumetti. Tra questi lo stregone Mefisto, il più grande nemico di Tex Willer.

Pezzi da 90 ha trattato ancora i fumetti, trasposti in programmi radiofonici e televisivi. La puntata del 23 agosto 2015 (durata 25 minuti) dal titolo Con il fumetto negli occhi ci spiega, ad esempio, come leggere i fumetti sia meglio che fumare! Sono presenti scene con protagonisti Tex Mefisto, tratte dagli sceneggiati di Radio2.

A conclusione del nostro omaggio a Tex vogliamo riproporvi i radiofumetti a lui dedicati, andati in onda nella trasmissione Radio2 a fumetti: un modo tutto particolare di raccontare le avventure del ranger che combatte i fuorilegge e le ingiustizie. Ecco le tre serie tutte da riascoltare: Tex Willer, Tex Ombre nella Notte e Tex Mefisto.

 

 

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