VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

Minnie, Topolino e Paperino intorno a una torta di compleanno con i cappellini conici da festa e dei pacchi regalo che campeggiano sulla tavola e tutto intorno

Topolino ha novant'anni

18 novembre 1928, al Colony Theater di New York viene proiettato Stemboat Willie. Un corto d'animazione di sette minuti prodotto da Walt Disney, che con il fratello lavora da pioniere nel mondo dell'animazione cinematografica e cerca un personaggio su cui puntare. Vi appare un topolino con due grandi orecchie tonde, che al timone di un battello fischietta Stemboat Bill. Diventerà famoso in tutto il mondo come Mickey Mouse, Topolino. E pensare che doveva chiamarsi Mortimer, fu la moglie di Disney a suggerirgli di cambiare il nome.

Nel corto l'atmosfera è giocosa, arriva Black Pete - che da noi si chiamerà Gambadilegno - che con un calcio lo spedisce in cucina, dove un pappagallo ride di lui e il topo si vendica rovesciandogli addosso un secchio d'acqua. C'è tempo anche che salga a bordo Minnie, la fidanzata di Mickey che, presa al volo con una gru, atterra sul ponte e lascia cadere una chitarra con gli spartiti di una canzone, Turkey in the Straw, che viene mangiata da una capra. A quel punto, i due topastri la usano come un fonografo girando la coda come una manovella. Segue un concertino con pentole e i denti di una mucca, Pete arrabbiato con il topo-fannullone lo sbatte a pelare patate. Ricompare da un oblò il pappagallo che ancora una volta ride di Mickey che gli tira una patata e lo butta fuori dal battello.

In verità, Stemboat, che si rifà anche a un film di successo di Buster Keaton, è il terzo corto realizzato da Disney. Lo avevano preceduto Crazy Plane e The Gallopin' Gaucho, che però non avevano particolarmente impressionato il pubblico e non avevano trovato una distribuzione. Il nuovo corto, prodotto da Walt sotto l'impressione del primo film sonoro, Il cantante pazzo con Al Jolson, fu il primo con suono sincronizzato ed effetti sonori. Da lì in poi un successo inarrestabile.

Lo stesso Disney racconta come nacque l'idea. Un topolino che girava per lo studio, a Kansas City: "Mi affezionai particolarmente a un topo domestico marrone. Era un piccoletto timido. Toccandolo sul naso con la matita, lo addestrai a correre all'interno di un cerchio nero che avevo tracciato sul mio tavolo. Quando me ne andai da Kansas City per tentare la fortuna a Hollywood, mi dispiacque lasciarlo. Così lo portai in un cortile, facendo attenzione che fosse un bel quartiere, e il piccoletto domato corse verso la libertà".

Ha problemi Walt in quegli inizi di un cammino che sarà luminoso. Ha perso i diritti di un personaggio, Oswald, il coniglio fortunato, creato da Charles Mintz, e deve rimpiazzarlo. Il topolino arriva al momento giusto e, con la creatività del disegnatore Ub Iwerks (che poi avrebbe lasciato Disney, non soddisfatto del controllo economico pressoché totale di Walt nello sfruttamento dei suoi personaggi), diventa la figura animata che poi conosceremo a colori, pantaloncini rossi, scarpe gialle, guanti bianche e le grandi orecchie tonde.

Occorre poco perché si fissi anche il profilo del personaggio: l'intraprendenza, l'ottimismo, il coraggio di affrontare le imprese più complicate e gli avversari più pericolosi. Diventa un vero e proprio detective che al momento giusto ha il colpo di genio che risolve e non perde mai il buon umore, riempiendo di gag le sue storie. E' simpatico e gentile, non si arrende mai e alla fine trionfa sempre sui cattivi e salva la città, Hometown e poi Mouseton in America (Topolinia da noi), dal 1952.

Protagonista di 135 cortometraggi nella sua carriera, Topolino fin dal 1930 entra nelle strisce dei fumetti. Anche in Italia dove comincia ad apparire su L'Illustrazione del Popolo e, due anni dopo, negli albi a lui intitolati da Nerbini (nel '35 subentra Mondadori). In quello stesso anno comincia ad avere una compagnia intorno. Un cane che, in onore del pianeta appena scoperto, si chiama Pluto e via via evolverà da semplice spalla a vero e proprio personaggio in racconti e corti imperniati su di lui. E, due anni dopo, il suo migliore amico, Pippo/Goofy, tanto distratto, sbadato e maldestro, quanto Mickey è abile, sveglio e intelligente. Nel tempo arriveranno incontri curiosi, come il Professor Enigm, scienziato geniale e preoccupato per l'umanità, e altri antagonisti, dall'usuraio Eli Squick a Phantom Blot/Macchia Nera.

Walt Disney è diventato sinonimo di una carriera straordinaria e di un mondo affascinante di storie con film d'animazione evergreen e parchi a tema che continuano a conquistare i bambini (e non solo). "Spero solo - amava ripetere - che non perdiamo di vista una cosa: che tutto è stato iniziato da un topo".

 

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