
In riferimento a notizie circa pretese norme restrittive per dipendenti e collaboratori, notizie diffuse dalla stampa già nelle scorse settimane, e rilanciate oggi, dopo un’ordinanza del Tribunale di Busto Arsizio – sezione lavoro, la Rai precisa che tali norme – nate per tutelare l’imparzialità e l’obiettività del servizio pubblico – erano già contenute nelle circolari del 2018, 2020 e 2022 su consultazioni elettorali e referendum. Le norme prevedono che coloro che abbiano accettato candidature elettorali ne debbano dare immediata comunicazione all’azienda: i lavoratori dipendenti vengono invitati a fruire di ferie o di altri permessi, retribuiti e non retribuiti, fino al giorno della chiusura dei seggi, mentre i collaboratori autonomi vengono invitati a sospendere il contratto in essere. Va comunque sottolineato che, in entrambi i casi, nessuno viene obbligato a collocarsi in ferie/permesso o a sospendere il contratto, non essendoci alcuna disposizione normativa che preveda detti obblighi. La circolare, dunque, ha ribadito semplicemente norme già applicate e che nessuno aveva mai messo in discussione in precedenza. Nel caso della prossima consultazione referendaria, in particolare, la recente circolare non contiene – come in passato – nessuna disposizione specifica per i lavoratori che supportino i comitati referendari, se non gli inviti richiamati in precedenza. Il tutto a tutela della terzietà dell’azienda.