
Nessun allarmismo e soprattutto nessuna azione di controllo. La circolare aziendale ripresa oggi da alcuni organi di informazione non è altro che un dispositivo, nato da un rilievo della Direzione Internal Audit, che prevede l’utilizzo di una normale piattaforma per la gestione, la consegna e l’archiviazione dei prodotti dei filmaker esterni alla Rai.
Ha un valore esclusivamente tecnico, prevedendo la consegna dei filmati dei collaboratori esterni mediante la piattaforma Rai dedicata, anziché, come avviene oggi, mediante sistemi di trasmissione diversi che possono produrre archiviazioni disomogenee e soprattutto non sicure, visto il transito di materiale potenzialmente riservato su piattaforme esterne e, molte volte, non soggette alla legislazione comunitaria. Un sistema che garantirà una adeguata archiviazione e conservazione del patrimonio audio video dei programmi delle diverse direzioni di genere.
Ha un valore esclusivamente tecnico, prevedendo la consegna dei filmati dei collaboratori esterni mediante la piattaforma Rai dedicata, anziché, come avviene oggi, mediante sistemi di trasmissione diversi che possono produrre archiviazioni disomogenee e soprattutto non sicure, visto il transito di materiale potenzialmente riservato su piattaforme esterne e, molte volte, non soggette alla legislazione comunitaria. Un sistema che garantirà una adeguata archiviazione e conservazione del patrimonio audio video dei programmi delle diverse direzioni di genere.