Il Consiglio nazionale delle ricerche e RAI Per la Sostenibilità ESG saranno insieme alla Fiera ‘Più Libri Più Liberi' a Roma, presso il Convention center 'La Nuvola', per dibattere su un tema importante per il raggiungimento della parità di genere: la partecipazione equilibrata e plurale di donne e uomini nella comunicazione pubblica.
Il 4 dicembre alle ore 16.45, nello spazio RAI, si terrà l’incontro dal titolo 'Le cifre della parità. No Women No Panel: monitoraggio di genere nella comunicazione pubblica', durante il quale verranno illustrati e dibattuti i dati del progetto RAI ‘No Women No Panel. Senza donne non se ne parla”, al quale hanno aderito Cnr, Comuni, Provincie, Regioni e Università. Fra i primi firmatari, proprio il Consiglio nazionale delle ricerche, con cui Rai ha anche siglato un accordo di collaborazione scientifica.
All'incontro, moderato da Beppe Convertini di Rai1, parteciperanno - assieme ai curatori del volume Lucio Pisacane, del Cnr e Arianna Voto, della RAI - anche Marco Martinelli, divulgatore scientifico, Università Sant'Anna di Pisa, Sveva Avveduto, emerita del Cnr, presidente di 'Donne e Scienza', Chiara Valerio, scrittrice e curatrice editoriale di PLPL.
I dati 2023 sono raccolti nel volume disponibile presso lo stand del Cnr.
“Non è più ammissibile, in una società democratica e plurale, incappare in convegni e seminari in cui a parlare siano solo uomini”, afferma la coordinatrice del progetto, Arianna Voto. “La Rai, nel suo ruolo culturale di Servizio Pubblico, con ‘No Women No Panel’ vuole dare voce paritaria anche alle donne, diffondendo la buona pratica dell'equilibrio di genere nei territori e nei luoghi del sapere, e coinvolgendo in un circuito virtuoso le pubbliche amministrazioni e le accademie. Già 61 enti hanno sottoscritto questo impegno: 14 istituzioni nazionali e internazionali - dalla Presidenza del Consiglio al Cnel, dal Cnr alla Crui all'Accademia dei Lincei, assieme ad Anci, Upi e Conferenza delle Regioni - e sul territorio 8 Regioni, 22 fra Comuni, Province e Città metropolitane e 17 Università, e molti altri sono pronti a firmare. E assieme alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e all'Unione per il Mediterraneo, "No Women No Panel" diventa un modello anche per altri Paesi”.
Il Consiglio nazionale delle ricerche ha supportato sin dall'inizio il progetto definendo i criteri e la metodologia del monitoraggio, per misurare l'efficacia dell'azione e migliorare laddove emergano criticità. Su base annuale, il gruppo di ricerca guidata da Lucio Pisacane dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps) si è occupato di elaborare e analizzare i dati raccolti dai partner attraverso la piattaforma sviluppata da RAI in collaborazione con l’Ente di ricerca. “Monitorare aiuta a riflette sulla partecipazione agli eventi di comunicazione pubblica, che è il primo passo per prendere consapevolezza dello sbilanciamento e lavorare per eventi più bilanciati. Il monitoraggio ha riguardato il genere degli speaker nei diversi ruoli di moderazione, esperti ed esperte, referenti istituzionali così come la tematica e la tipologia dell'evento. Nel 2023 il progetto ha raccolto dati su 30.468 persone che hanno preso parte ai 2.303 eventi monitorati. Quasi il 40% dei panel organizzati appare bilanciato nella partecipazione. All'opposto i panel tutti maschili o tutti femminili rappresentano il 31% (15% i primi e 16% i secondi), mostrando come molto rimanga da fare per una cultura della parità nella comunicazione pubblica, dove ancora permangono evidentemente ambiti percepiti come maschili o femminili. Economia e Politica e Scienze rimangono ancora argomenti trattati in panel a prevalenza maschile, con più del 60% degli eventi organizzati con solo uomini o con partecipazione di più uomini nel profilo esperto. Al contrario Cultura/Educazione e Società/Attualità sono gli ambiti con una prevalenza femminile più alta, con una presenza di più donne o solo donne in oltre il 30% degli eventi”.
Lo streaming dell’evento potrà essere seguito sul sito dell'ufficio stampa Rai https://www.rai.it/ufficiostampa/
Il 4 dicembre alle ore 16.45, nello spazio RAI, si terrà l’incontro dal titolo 'Le cifre della parità. No Women No Panel: monitoraggio di genere nella comunicazione pubblica', durante il quale verranno illustrati e dibattuti i dati del progetto RAI ‘No Women No Panel. Senza donne non se ne parla”, al quale hanno aderito Cnr, Comuni, Provincie, Regioni e Università. Fra i primi firmatari, proprio il Consiglio nazionale delle ricerche, con cui Rai ha anche siglato un accordo di collaborazione scientifica.
All'incontro, moderato da Beppe Convertini di Rai1, parteciperanno - assieme ai curatori del volume Lucio Pisacane, del Cnr e Arianna Voto, della RAI - anche Marco Martinelli, divulgatore scientifico, Università Sant'Anna di Pisa, Sveva Avveduto, emerita del Cnr, presidente di 'Donne e Scienza', Chiara Valerio, scrittrice e curatrice editoriale di PLPL.
I dati 2023 sono raccolti nel volume disponibile presso lo stand del Cnr.
“Non è più ammissibile, in una società democratica e plurale, incappare in convegni e seminari in cui a parlare siano solo uomini”, afferma la coordinatrice del progetto, Arianna Voto. “La Rai, nel suo ruolo culturale di Servizio Pubblico, con ‘No Women No Panel’ vuole dare voce paritaria anche alle donne, diffondendo la buona pratica dell'equilibrio di genere nei territori e nei luoghi del sapere, e coinvolgendo in un circuito virtuoso le pubbliche amministrazioni e le accademie. Già 61 enti hanno sottoscritto questo impegno: 14 istituzioni nazionali e internazionali - dalla Presidenza del Consiglio al Cnel, dal Cnr alla Crui all'Accademia dei Lincei, assieme ad Anci, Upi e Conferenza delle Regioni - e sul territorio 8 Regioni, 22 fra Comuni, Province e Città metropolitane e 17 Università, e molti altri sono pronti a firmare. E assieme alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e all'Unione per il Mediterraneo, "No Women No Panel" diventa un modello anche per altri Paesi”.
Il Consiglio nazionale delle ricerche ha supportato sin dall'inizio il progetto definendo i criteri e la metodologia del monitoraggio, per misurare l'efficacia dell'azione e migliorare laddove emergano criticità. Su base annuale, il gruppo di ricerca guidata da Lucio Pisacane dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps) si è occupato di elaborare e analizzare i dati raccolti dai partner attraverso la piattaforma sviluppata da RAI in collaborazione con l’Ente di ricerca. “Monitorare aiuta a riflette sulla partecipazione agli eventi di comunicazione pubblica, che è il primo passo per prendere consapevolezza dello sbilanciamento e lavorare per eventi più bilanciati. Il monitoraggio ha riguardato il genere degli speaker nei diversi ruoli di moderazione, esperti ed esperte, referenti istituzionali così come la tematica e la tipologia dell'evento. Nel 2023 il progetto ha raccolto dati su 30.468 persone che hanno preso parte ai 2.303 eventi monitorati. Quasi il 40% dei panel organizzati appare bilanciato nella partecipazione. All'opposto i panel tutti maschili o tutti femminili rappresentano il 31% (15% i primi e 16% i secondi), mostrando come molto rimanga da fare per una cultura della parità nella comunicazione pubblica, dove ancora permangono evidentemente ambiti percepiti come maschili o femminili. Economia e Politica e Scienze rimangono ancora argomenti trattati in panel a prevalenza maschile, con più del 60% degli eventi organizzati con solo uomini o con partecipazione di più uomini nel profilo esperto. Al contrario Cultura/Educazione e Società/Attualità sono gli ambiti con una prevalenza femminile più alta, con una presenza di più donne o solo donne in oltre il 30% degli eventi”.
Lo streaming dell’evento potrà essere seguito sul sito dell'ufficio stampa Rai https://www.rai.it/ufficiostampa/