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A "Tv7" viaggio nella "fast beauty"

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Venerdì 29 novembre a mezzanotte su Rai 1, “Tv7” – il magazine del Tg1 – prende il via con l’inchiesta “Belle a tutti i costi”. Viaggio nel mondo della ‘fast beauty’, popolato da donne sempre più giovani e adesso anche da uomini, per interventi più o meno invasivi, piccoli ritocchi e chirurgia estetica. La testimonianza di una ragazza operata il giorno del primo appuntamento senza nessuna analisi clinica, nella struttura romana in cui è morta Margaret Spada. L’analisi del fenomeno continua con “Perfetti per sempre” perché il fenomeno è globale. In Brasile, dove è nato, non ne sono estranee le popolazioni dell’Amazzonia. È però la Corea del sud il paese leader della tendenza internazionale al ‘fast beauty’. A Seul piccole cliniche per i trattamenti chirurgici sono ovunque. Mentre il Brasile adesso si è specializzato in filler: a Tv7 Mauricio De Maio, il chirurgo brasiliano che grazie a questa pratica ha raggiunto fama mondiale. 
A seguire “Il business dei pascoli”: la vita sotto scorta di chi ha deciso di sfidare la mafia dei pascoli. Da Giuseppe Antoci - che da parlamentare europeo porta in Europa la sua battaglia per il contrasto agli interessi della criminalità sui fondi UE per l’agricoltura - all’ex sindaco di Troina, nel Parco dei Nebrodi, che per sottrarre l’uso dei fondi alla mafia ha creato un’azienda agricola comunale che dà lavoro e ora vive sotto minaccia, insieme a chi porta avanti il progetto. 
“Tra tregua e guerra” sposta l’obiettivo: in Libano finalmente tacciono le armi. Dopo i raid israeliani che hanno causato, secondo il ministero della sanità libanese, oltre 2500 morti e 12 mila feriti, e costretto oltre un milione di persone – tra cui 400 mila bambini - ad abbandonare le proprie case, Hezbollah – ridimensionata e rimasta acefala - ha accettato le condizioni di Tel Aviv. 
Altro scenario di guerra con “Fuoco e gelo”: cento missili e oltre 400 droni sull’Ucraina negli ultimi giorni. Putin non si ferma, anzi: alza il tiro per rispondere ai missili americani forniti a Kiev. E almeno un milione di persone resta senza elettricità, nel terzo inverno di guerra. La Russia ammette che i missili Usa hanno colpito il suolo nazionale e intensifica gli attacchi sul territorio ucraino con l’obiettivo di conquistare quanto più terreno possibile prima dell’insediamento di Trump e della fine attesa del conflitto. Putin intanto allarga il reclutamento agli Houti yemeniti, dopo i nord coreani e i siriani, sul campo di battaglia Kyiv può contare sui volontari stranieri. Il reportage dell’inviato del Tg1.
“L’uomo che sussurrava ai cavalli” è Sonny Richichi, tra i più grandi esperti in Italia, ex direttore di banca, che da 15 anni si dedica ai cavalli e oggi è il Presidente di Italian Horse Protection, associazione tra le più importanti in Europa per la loro salvaguardia. Nel suo centro, tra i boschi toscani, accoglie e recupera esemplari maltrattati e strappati agli abusi che le procure di tutta Italia gli affidano dopo averli sequestrati. “Tv7” ha passato una giornata con Sonny che, ogni mattina, accudisce ognuno dei 40 cavalli presenti. 
“Jazz per il condannato”: una voce che irrompe ai concerti di “Freedom first” in diretta dalla cella del penitenziario di massima sicurezza dell’Ohio. Intervista con Keith LaMar, da decenni in carcere per aver ucciso a 19 anni un ladro che si era introdotto in casa e ora in attesa dell’esecuzione della pena capitale: “È la musica che mi fa sentire meglio cosa significa essere vivi - dice - per me è stata una benedizione, il jazz è stato cruciale per conservare non solo la mia umanità ma anche la sanità mentale”. Ancora note con “Musica al confine”: un viaggio di due mesi in America, fino all’Alaska e al circolo polare artico, nell’inverno dell’anno scorso, raccontato sui social e diventato un album di Cesare Cremonini che esce il 29 novembre: “Il tema più importante di ‘Alaska baby’ è quello della rinascita” racconta. Un album nato in collaborazione di Luca Carboni, Elisa e Mike Garson.
In chiusura “Come eravamo”. Dagli archivi di Tv7 del 1969 “La rivincita dei brutti”, storia di  un’agenzia pubblicitaria specializzata in modelli con caratteristiche fisiche “lontane dagli usuali canoni estetici di bellezza”, come forse oggi si direbbe.