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Rai Vaticano presenta: "Il Giubileo e le religioni"

Una raccolta inedita di riflessioni diverse sul significato di Anno Santo

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E' “Il Giubileo e le religioni” il tema della settima puntata del settimanale di Rai Vaticano “Giubileo 2025. Pellegrini di Speranza”, in onda su Rai1, su RaiPlay e su Rai Italia domenica 14 aprile a mezzanotte e 45: una raccolta inedita e interessante di riflessioni di ebrei, ortodossi, protestanti, musulmani, con uno sguardo anche alla preghiera “divina” del primo ministro indiano.  
“Non siamo più noi cattolici che facciamo un passo indietro ed andiamo ad accompagnare gli altri verso un cammino comune, ma ci sediamo tutti quanti attorno ad un tavolo mettendo in comune le nostre tradizioni per un servizio all’essere umano, al cosmo, alla crisi ambientale. Questo mi sembra fondamentale anche per rileggere la stessa dinamica del Giubileo”. Lo ha detto padre Giuseppe Buffon, frate minore, professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, ospite della trasmissione condotta da Stefano Ziantoni.
Il religioso, per quanto riguarda la fede ebraica, ha spiegato: “Noi abbiamo la possibilità, anche di metterci in dialogo con le altre religioni se torniamo a riscoprire la radice ebraica del Giubileo, quella cioè che ci dà veramente la capacità di rinnovare la nostra realtà cristiana”. 
Sugli Ortodossi, invece, padre Buffon ha commentato: “È l’Ortodossia che comincia per prima la riflessione sulla crisi ambientale ed ecologica: Bartolomeo I è il Patriarca verde. L’Ortodossia non fa differenza tra la dimensione sociale e la dimensione religiosa; è Bartolomeo I che conia l’idea di “peccato ecologico”.  
Il docente dell’Antonianum ha poi sottolineato, a proposito dei Protestanti: “E’ molto interessante per noi la lezione di ritornare alla radicalità del Vangelo, perché l’accusa mossa alla nostra indulgenza giubilare è che abbiamo fatto sconti al vangelo. Dunque, sarebbe molto interessante dentro questa dinamica penitenziale farci istruire dal Protestantesimo su questa radicalità del Vangelo”. E sui Musulmani, padre Buffon ha aggiunto: “Io credo che l’Islam ci insegni veramente la centralità di Dio: come Dio sia in ogni cosa e che quindi questa preghiera debba pervadere il nostro quotidiano, ritmare in qualche modo il tempo della nostra giornata”.
Ma cosa accomuna le quattro religioni? A questa domanda si propone di rispondere il servizio d’apertura di Stefano Girotti Zirotti. Le religioni rivelate si interrogano sul futuro dell’umanità e del pianeta, e attraverso le pratiche religiose dei credenti cristiani, musulmani ed ebrei si costruiscono ponti di pace e di dialogo per la salvaguardia del creato e contro gli estremismi.  Senza dimenticare il significato del pellegrinaggio: in Terra Santa, a Roma o nei tanti santuari della cristianità cattolica od ortodossa. 
Don Filippo Di Giacomo, Francesco Grana ed Antonello Sacchi firmano invece i servizi centrali su significati rituali, differenze, simboli e pratiche di Ebrei, Ortodossi, Protestanti, Musulmani. 
Chiara Terranova descrive la preghiera “divina” del primo ministro indiano Narendra Modi mentre Padre Francesco Patton, Custode della Terra Santa, lancia l’augurio universale di pace e fratellanza.
Per la Finestra sul Mondo tappa a Tokyo, capitale del Giappone, con l'Ambasciatore Gianluigi Benedetti che spiega come i giapponesi attendono il Giubileo e, in chiusura di puntata don Nunzio Currao, Assistente Spirituale del Policlinico Gemelli, parla ad Antonello Sacchi della spiritualità nell’altro e di fare attenzione: “In questo nostro mondo tante volte noi rischiamo di considerare i nostri simili, uomini e donne, nella loro esteriorità”.
“Giubileo 2025  - Pellegrini di Speranza” è un programma di Stefano Ziantoni, scritto con Fabrizio Binacchi e Antonello Sacchi, realizzato dalla Struttura di Rai Vaticano.