Anche il Salento aderisce a "No Women No Panel"
Il 3 ottobre il protocollo con la Provincia e il Comune di Lecce e l'Università del Salento

A Lecce, il 3 ottobre, durante la 75esima edizione del Prix Italia, la firma congiunta del Protocollo di Intesa “No Women No Panel” da parte della Presidente della Rai, Marinella Soldi, del Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, del Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, e della Prorettrice vicaria dell’Università del Salento, Maria Antonietta Aiello. La Puglia si conferma così territorio sensibile alle pari opportunità, dopo essere stata Regione-pilota del progetto, la prima a firmare nel luglio 2022, seguita a ottobre - sempre nei giorni del Prix Italia - da Comune di Bari e Università di Bari Aldo Moro.
Salgono così a 24 gli enti territoriali e le Università impegnati a tradurre in pratica il principio della parità, monitorando le buone pratiche, accanto alle istituzioni nazionali che il 18 gennaio 2022 hanno siglato il Memorandum of Understanding (MoU).
“Azioni concrete, impegno costante, misurazione dei risultati: queste le direttrici del progetto ‘Nwnp’ che la Rai sta promuovendo nei territori italiani - sottolinea la Presidente della Rai, Marinella Soldi. - Chi aderisce a ‘Nwnp’ sa che la parità di genere è il traguardo di un percorso sfidante e che per operare più efficacemente bisogna fare rete. Proprio in Puglia, oltre un anno fa, è stato firmato il primo dei protocolli territoriali ‘No Women No Panel’. Per questo oggi l’adesione da parte di Città, Provincia e Ateneo di Lecce ricopre un significato particolarmente forte: ci dà conferma della validità dell’iniziativa e della necessità di agire per una società più inclusiva e rappresentativa”.
A questa dichiarazione, corrisponde quella del Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini: "Abbiamo aderito con grande convinzione al protocollo ‘No Women No Panel’, promosso da Rai. Sin dall'insediamento della mia amministrazione, nella quale l'equilibrio di genere è rispettato con la metà della giunta composta da assessore, abbiamo sempre posto la massima attenzione al rispetto dell'equilibrio di genere nelle manifestazioni da noi promosse, ospitando a Lecce anche due edizioni del festival ’Women's Equality’ per ragionare e approfondire queste tematiche. Personalmente, ritengo che la riduzione dei divari di genere sia una delle sfide più ambiziose che, come Paese, dobbiamo porci, imprescindibile per garantire pieni diritti a tutti. Una battaglia culturale prima che politica, il cui esito influenzerà, e non poco, il futuro delle prossime generazioni".
Una riflessione condivisa anche dal Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva: “Per affermare un’effettiva parità di genere è necessario un cambiamento culturale che porti a superare consuetudini e stereotipi errati su cui fanno leva troppe disparità ancora diffuse nel nostro Paese. ‘No Women No Panel’ è un progetto concreto che va in questa direzione. Ringraziamo, pertanto, la Rai per averlo fatto proprio e averlo voluto estendere alle istituzioni nazionali, creando un’unione di intenti che proseguirà con questa nuova ‘azione positiva’ (già inserita nel Piano delle azioni positive della Provincia di Lecce 2023-2025), ispirata dalla Commissaria europea Mariya Gabriel non solo per assicurare un’equa rappresentanza di genere negli eventi pubblici, ma anche e soprattutto per affermare la piena realizzazione delle donne ai processi di costruzione del nostro futuro”.
L’educazione e l’istruzione sono centrali in questo processo di cambiamento, come sottolinea la prorettrice vicaria dell'Università del Salento, Maria Antonietta Aiello: "Il nostro Ateneo è impegnato nella progettazione, programmazione e attuazione di politiche di genere che contribuiscano a rimuovere gli ostacoli verso la parità e valorizzino le differenze tra le persone. In questo contesto, la questione della rappresentazione è un elemento fondamentale. Da qui l’importanza della nostra adesione a ‘No Women No Panel’, allineato alle misure - già intraprese dal nostro Ateneo - per un’equa rappresentazione di genere nelle iniziative e nelle manifestazioni. Firmare ci impegna ulteriormente in questa direzione, inserendoci in un sistema di relazioni virtuose e consentendoci di monitorare l’effettiva applicazione e i risultati di queste misure”.