Un viaggio con il cinema come filo conduttore, attraverso arte, musica, teatro, televisione e letteratura per interrogarsi sul presente e cogliere lo spirito del nostro tempo. Insomma, la cultura in tutte le sue espressioni. È il nuovo "Tutto Quanto Fa Cultura", il programma di Rai Cultura condotto da Lodo Guenzi, in onda ogni mercoledì in seconda serata, a partire da mercoledì 4 ottobre su Rai 2. Un cammino che intende percorrere chilometri di conoscenza, idee, immagini, genialità, conquiste, stravaganze e tutto quanto è possibile fantasticamente concepire, realizzare e celebrare. L’intento è quello di spaziare dai luoghi rappresentativi della cultura conosciuti a quelli inimmaginabili, originali, nuovi e persino futuristici.
Insieme a Lodo Guenzi, in questo viaggio, ci sono la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti, il docente di Storia ed economia dei media Massimo Scaglioni, la giornalista di Rainews 24 Laura Squillaci e le attrici Alessandra Cosimato e Alessandra Mosca Amapola.
Una trasmissione ricca di sostanza: interviste a ospiti esperti e protagonisti del mondo della cultura, contributi filmati, momenti di riflessione, aggiornamenti culturali.
Il percorso narrativo di "Tutto Quanto Fa Cultura" parte, nella prima puntata, dagli opposti: obbedienza e disobbedienza. Si inizia da Bergamo dove Laura Squillaci rende omaggio all’icona della televisione Raffaella Carrà, indiscussa regina rivoluzionaria del costume e della società tout court. Un tributo a colei che ha "disobbedito" ad alcune delle convenzioni del secolo scorso rendendoci tutti un po’più liberi. In studio Lodo Guenzi si confronta con Massimo Scaglioni, per approfondire il fenomeno Raffaella Carrà: è stata davvero una extraterrestre venuta per salvarci dal bigottismo? Continuando sulla scia dei "rivoluzionari" di oggi, si analizza l’ultima rivisitazione di “La Tempesta” di William Shakespeare per mano di Peter Brook: “Tempest Project”. Alessandra Mosca Amapola si trova al Romaeuropa Festival, dove la voglia di rappresentare l’Invisibile si coniuga al raggiungimento della libertà d’espressione. In studio, con Cristina Battocletti, Lodo Guenzi si interroga sul senso dell’obbedienza e disobbedienza ai grandi maestri.
L’ospite di questa prima puntata, il giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia, svela il nuovo canone del "cinema disobbediente" italiano e dei suoi autori. Si può costruire una città attorno a un asteroide come racconta Wes Anderson? Sì, perché l’architettura è l’arte della disobbedienza: le sue espressioni più innovative, entrate di diritto nella storia, abbondano di canoni disobbedienti. Dalla sede Rai di New York un viaggio al Whitney Museum della Grande Mela, progettato da Renzo Piano, per mostrare la disobbedienza architettonica in tutto il suo fascino non convenzionale.
Alessandra Cosimato va, invece, a Lucignana, un piccolo borgo in provincia di Lucca, per raccontarci la "rivoluzione" della poetessa Alba Donati nata dalla voglia di dare vita ad una libreria. E poi la musica che, grazie al prezioso apporto delle Teche Rai, racconta i Ramones, la band che ha dato origine alla rivoluzione punk.
Insieme a Lodo Guenzi, in questo viaggio, ci sono la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti, il docente di Storia ed economia dei media Massimo Scaglioni, la giornalista di Rainews 24 Laura Squillaci e le attrici Alessandra Cosimato e Alessandra Mosca Amapola.
Una trasmissione ricca di sostanza: interviste a ospiti esperti e protagonisti del mondo della cultura, contributi filmati, momenti di riflessione, aggiornamenti culturali.
Il percorso narrativo di "Tutto Quanto Fa Cultura" parte, nella prima puntata, dagli opposti: obbedienza e disobbedienza. Si inizia da Bergamo dove Laura Squillaci rende omaggio all’icona della televisione Raffaella Carrà, indiscussa regina rivoluzionaria del costume e della società tout court. Un tributo a colei che ha "disobbedito" ad alcune delle convenzioni del secolo scorso rendendoci tutti un po’più liberi. In studio Lodo Guenzi si confronta con Massimo Scaglioni, per approfondire il fenomeno Raffaella Carrà: è stata davvero una extraterrestre venuta per salvarci dal bigottismo? Continuando sulla scia dei "rivoluzionari" di oggi, si analizza l’ultima rivisitazione di “La Tempesta” di William Shakespeare per mano di Peter Brook: “Tempest Project”. Alessandra Mosca Amapola si trova al Romaeuropa Festival, dove la voglia di rappresentare l’Invisibile si coniuga al raggiungimento della libertà d’espressione. In studio, con Cristina Battocletti, Lodo Guenzi si interroga sul senso dell’obbedienza e disobbedienza ai grandi maestri.
L’ospite di questa prima puntata, il giornalista e critico cinematografico Federico Pontiggia, svela il nuovo canone del "cinema disobbediente" italiano e dei suoi autori. Si può costruire una città attorno a un asteroide come racconta Wes Anderson? Sì, perché l’architettura è l’arte della disobbedienza: le sue espressioni più innovative, entrate di diritto nella storia, abbondano di canoni disobbedienti. Dalla sede Rai di New York un viaggio al Whitney Museum della Grande Mela, progettato da Renzo Piano, per mostrare la disobbedienza architettonica in tutto il suo fascino non convenzionale.
Alessandra Cosimato va, invece, a Lucignana, un piccolo borgo in provincia di Lucca, per raccontarci la "rivoluzione" della poetessa Alba Donati nata dalla voglia di dare vita ad una libreria. E poi la musica che, grazie al prezioso apporto delle Teche Rai, racconta i Ramones, la band che ha dato origine alla rivoluzione punk.