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Il Servizio Sanitario Nazionale, a "Basta la salute"

Tra gli ospiti il Ministro della Salute, Orazio Schillaci

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È dedicata al Servizio Sanitario Nazionale - uscito dalla pandemia con 188mila morti e una spesa di 19 miliardi di euro – la puntata speciale di “Basta la Salute”, il settimanale di sanità e benessere a cura di Gerardo D’Amico, in onda mercoledì 22 febbraio alle 13.40 e alle 21.40, e giovedì 23 febbraio alle 20.30 con una puntata doppia su Rainews24. 
Tra i temi toccati, la carenza di 23mila medici e 64mila infermieri e il definanziamento degli anni passati, che non si riconvertirà nel futuro: per la Legge di Bilancio nel 2025 la spesa sanitaria tornerà al 6,2% del Pil ovvero meno del pre-pandemia (nel 2018 era al 6,5%.).
E ancora, i professionisti che scappano all’estero, tra i 10 e i 15mila medici negli ultimi dieci anni, il fenomeno dei medici a gettone che guadagnano il triplo dei loro colleghi dipendenti, e l’impatto del Pnrr sul fronte della territorialità.
Sullo sfondo, l’autonomia differenziata, che secondo molte sigle di operatori sanitari rischi di disgregare ancor di più l’attuale sistema, con una contrapposizione ancora più forte dell’offerta di salute tra le varie Regioni.
Ne parlano il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il presidente dell’Ordine dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli, la presidente dell’Ordine degli Infermieri (Fnopi) Barbara Mangiacavallli, il segretario nazionale dei Medici di famiglia (Fimmg) Silvestro Scotti, il past president della Associazione Mondiale delle Sanità Pubbliche Walter Ricciardi e, per la formazione dei medici, il neo Preside della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica Antonio Gasbarrini.