Tra racconto incantato e commedia all'italiana. E’ il film in prima tv “Io sono Babbo Natale” di Giovanni Maria Falcone con Marco Giallini e un brillante e intenso Gigi Proietti nella sua ultima interpretazione cinematografica, in onda sabato 24 dicembre alle 21.30 Rai 1. Nel film
Un film che, in accordo con l’atmosfera della festa, offre ispirazione e divertimento, oltre a ritrarre un originale spaccato del nostro Paese. Gigi Proietti interpreta proprio un Babbo Natale che, sornione, per via dei suoi acciacchi si è trasferito dal Nord Europa in Italia, in cerca di un clima più mite e congeniale alla sua salute. A Roma incontra Ettore Magni (Giallini), un poco di buono appena uscito di prigione che, intenzionato a ricominciare con le sue malefatte, lo accompagna a casa con l’intenzione di derubarlo. Burbero e disilluso, Magni si renderà conto - dopo un viaggio sulla slitta - dell’incontro straordinario che ha fatto. E sarà questa l’occasione anche per tentare di ricostruire il suo rapporto con l’ex moglie, che non vorrebbe mai più rivederlo, e la figlia, che lui conosce a malapena.
L’alchimia della coppia Giallini e Proietti risulta perfetta nell’affrontare il tema del racconto incantato, non consueto alla cinematografia italiana, e nel trainare la magia del Natale nel solco della commedia nostrana. L’ultima interpretazione di Proietti è doppiamente commovente: l’attore sarebbe scomparso poco dopo aver ultimato le riprese, e il film è stato distribuito nelle sale a un anno esatto dalla sua morte. Il suo Babbo Natale è avvolgente e generoso. Io sono Babbo Natale è prodotto Lucky Red, 3 Marys Entertainment e Rai Cinema. Spicca fra gli altri il ricordo di Giallini, che nel raccontare la vita sul set qualifica come un privilegio l’aver potuto affiancare Proietti nel suo ultimo lavoro: “Per me è diventato un padre. Aveva un’energia straordinaria e la cosa di cui sono più orgoglioso è di essere riuscito a farlo ridere”.
Un film che, in accordo con l’atmosfera della festa, offre ispirazione e divertimento, oltre a ritrarre un originale spaccato del nostro Paese. Gigi Proietti interpreta proprio un Babbo Natale che, sornione, per via dei suoi acciacchi si è trasferito dal Nord Europa in Italia, in cerca di un clima più mite e congeniale alla sua salute. A Roma incontra Ettore Magni (Giallini), un poco di buono appena uscito di prigione che, intenzionato a ricominciare con le sue malefatte, lo accompagna a casa con l’intenzione di derubarlo. Burbero e disilluso, Magni si renderà conto - dopo un viaggio sulla slitta - dell’incontro straordinario che ha fatto. E sarà questa l’occasione anche per tentare di ricostruire il suo rapporto con l’ex moglie, che non vorrebbe mai più rivederlo, e la figlia, che lui conosce a malapena.
L’alchimia della coppia Giallini e Proietti risulta perfetta nell’affrontare il tema del racconto incantato, non consueto alla cinematografia italiana, e nel trainare la magia del Natale nel solco della commedia nostrana. L’ultima interpretazione di Proietti è doppiamente commovente: l’attore sarebbe scomparso poco dopo aver ultimato le riprese, e il film è stato distribuito nelle sale a un anno esatto dalla sua morte. Il suo Babbo Natale è avvolgente e generoso. Io sono Babbo Natale è prodotto Lucky Red, 3 Marys Entertainment e Rai Cinema. Spicca fra gli altri il ricordo di Giallini, che nel raccontare la vita sul set qualifica come un privilegio l’aver potuto affiancare Proietti nel suo ultimo lavoro: “Per me è diventato un padre. Aveva un’energia straordinaria e la cosa di cui sono più orgoglioso è di essere riuscito a farlo ridere”.