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"Napoli, l'aldilà di tutto" di Gualtiero Peirce

Un docufilm con Antonia Truppo, Lello Arena e Suami Puglia

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A Napoli esiste un mondo segreto e straordinario, popolato da spiriti e fantasmi, spesso ignorati e sconosciuti, ma che sussurrano pensieri sereni e accoglienti a chi è disposto ad ascoltarli. Questa dimensione unica, antica ma sempre presente della città, è la protagonista di “Napoli l’aldilà di tutto”, il docufilm di Gualtiero Peirce, in onda lunedì 28 marzo alle 23.15 su Rai 3.
Il film, interpretato tra gli altri da Antonia Truppo, Lello Arena e Suami Puglia, parte da alcune frasi di un romanzo di Erri De Luca per iniziare un viaggio fantastico e autentico, in cui una bambina e la sua mamma, profondamente segnate da un lutto recente, attraverseranno la magia e i sentimenti di un aldilà che solo a Napoli è ancora tangibile e presente.
È un mondo spettacolare. Dall’insuperabile magia del Cimitero delle Fontanelle, allo sconosciuto Cimitero delle 366 Fosse: un’architettura illuminista unica al mondo, con una fossa per ogni giorno dell’anno, compresi i bisestili, dove poter seppellire con dignità i morti senza nome. Dai sorprendenti resti della Chiesa di Santa Luciella, dove è custodito l’unico cranio con “le orecchie”, all’insuperabile ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco, che accoglie da secoli il culto delle anime degli ultimi, le anime pezzentelle. La formula della docufiction è al servizio di una narrazione che, tra realtà e fantasia, tiene insieme le emozioni e la scoperta. Lo sguardo istintivo e sorridente della bambina trascina le inquietudini della mamma attraverso questi luoghi monumentali popolati da riti e personaggi misteriosi, ma sempre colmi di umanità: una solidarietà che le accompagna costantemente. Finché la paura lascia presto spazio alla dolcezza e la vita fa pace con la morte.