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"Diamoci alla macchia. Una pittura rivoluzionaria"

La storia dei Macchiaioli

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Negli anni che precedono l’Unità d’Italia, in Toscana, nasce un movimento artistico sotto l’etichetta dispregiativa della “Macchia”. È la storia al centro del documentario prodotto da Rai Cultura “Diamoci alla macchia. Una pittura rivoluzionaria” di Valeria Schiavoni con la regia di Monica Onore in onda mercoledì 12 gennaio alle 19.20 su Rai5. Protagoniste le opere di Giovanni Fattori e Silvestro Lega, insieme classici e reazionari, di Telemaco Signorini intenso e quotidiano, a cui si affiancano quelle di artisti meno noti: Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vincenzo Cabianca.
Grazie all’intervento dei maggiori studiosi dei Macchiaioli e di grandi critici d’arte italiani, vengono definiti i profili delle figure protagoniste di questo movimento e di coloro, senza pregiudizi li hanno amati e sostenuti: Elisabetta Matteucci, direttrice Istituto Matteucci; Federico Bano della Fondazione Bano - Palazzo Zabarella di Padova; Vanessa Gavioli, curatrice Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze; Giuliano Matteucci, Fondatore Istituto Matteucci di Viareggio; Eike Schmidt, Direttore Gallerie degli Uffizi di Firenze. E gli storici dell’arte storici dell’arte Silvio Balloni, Lorella Giudici, Fernando Mazzocca. 
Un documentario che trasmette il gusto di un’epoca pervasa da un fermento rivoluzionario, nella cultura e nella politica, quella del Risorgimento Italiano, ricostruito dalla storica Angelica Zazzeri, quando il mondo dell’arte stava per essere messo in crisi da un’arte nuova a cui invece i Macchiaioli si avvicinano con curiosità: la fotografia, raccontata da Emanuela Sesti, storica della fotografia della Fondazione Alinari per la Fotografia di Firenze.