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A Speciale Tg1 il doc "Samosely - I sopravvissuti di Chernobyl"

Scritto e diretto da Fabrizio Bancale in collaborazione con Rai Cinema

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26 aprile 1986, ore 1.23. Ucraina settentrionale. Esplode il reattore n. 4 della centrale nucleare di Chernobyl, il reattore dell'Apocalisse. A 34 anni di distanza, a Speciale Tg1, in onda domenica 26 aprile alle 23.30 su Rai1, il documentario di Fabrizio Bancale riscostruisce la catastrofe attraverso le parole di quei sopravvissuti che vivono ancora in quelle terre. All’epoca, una settimana dopo il disastro, le autorità sovietiche imposero, senza alcun preavviso, l'evacuazione delle 336.000 persone che vivevano all'interno di un raggio di 30 chilometri dalla centrale: la zona di interdizione. Doveva trattarsi di un allontanamento di soli tre giorni: non sarebbero mai più tornate. Un piccolo manipolo di irriducibili (circa mille, tra uomini e donne) decisero, di nascosto, contro tutto e tutti, di opporsi a quella evacuazione forzata, per restare a vivere… e morire nelle loro abitazioni. Abitazioni che distavano anche soli pochi chilometri dalla centrale esplosa. Incuranti dei divieti, delle raccomandazioni mediche e delle radiazioni. A distanza di trent’anni, alcuni di loro vivono ancora lì. Vecchi, isolati dal mondo, dimenticati. Ma vivi. Loro ce l’hanno fatta, sono i sopravvissuti al nucleare. E gli ultimi. Perché dopo di loro non ci saranno più altri esseri umani a popolare l’intera zona, interdetta all’ingresso dell’uomo per chissà quante generazioni ancora. Chernobyl sparirà con loro, i Samosely.