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A "Report" il coronavirus, gli attacchi al Papa, la situazione in Piemonte e il nuovo protocollo Ferrari

Le nuove inchieste su Rai3 lunedì sera

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Ancora un lunedì sera in compagnia delle inchieste di Report, in onda il 20 aprile alle 21.20 con una nuova puntata ricca di reportage. Si parte con “Dio Patria Famiglia Spa” di Giorgio Mottola, con la collaborazione di Norma Ferrara e Simona Peluso. Con l’esplosione della pandemia il fronte sovranista che si professa ultracattolico è tornato all’attacco di Papa Francesco. Sui siti della destra religiosa americana non hanno dubbi: il coronavirus è la punizione divina per il tradimento di Bergoglio. È solo l’ultima delle accuse mosse al Pontefice, e arriva dopo i violenti attacchi lanciati contro le posizioni assunte su migranti, divorziati, difesa dell’ambiente e omosessuali. Quello degli anti-bergogliani è un network potente che comprende giornali, siti, associazioni, fondazioni e un fiume di soldi che dagli Stati Uniti negli ultimi anni è approdato in Europa e in Italia. Report svelerà in esclusiva quali sono i gruppi politici italiani sostenuti da Oltreoceano e chi sono i cosiddetti dissidenti da Bergoglio all’interno delle gerarchie vaticane e i leader politici che stanno offrendo sponda.
Poi “L’emergenza in Piemonte” di Emanuele Bellano con la collaborazione di Greta Orsi. Il 21 febbraio la pandemia di Covid-19 si è abbattuta come uno tsunami sul nostro sistema sanitario. Una risposta rapida e adeguata di chi sta gestendo l'emergenza può fare la differenza tra il contenimento del contagio e l'aumento della diffusione del virus. Eppure qualcosa nella gestione del territorio non ha funzionato come sperato. Il Piemonte è una delle regioni più colpite, oggi seconda solo alla Lombardia per aumento di nuovi positivi. Report è andata sul campo per verificare come questo territorio sta affrontando la pandemia. 
E infine “Protocollo Ferrari” di Michele Buono: Gli stabilimenti Ferrari sono chiusi, i lavoratori che sono a casa non sono in cassa integrazione e l’azienda non sta forzando alcuna decisione sulla riapertura. Piuttosto non si lascia trovare impreparata dagli eventi e fa prove generali di riapertura con protocollo di sicurezza per i lavoratori partecipato da tutti. Intanto un reparto dello stabilimento è stato convertito alla produzione di componenti dei respiratori per i pazienti con Covid-19. Quando il livello tecnologico di un’industria e il profilo dei lavoratori sono alti, si può passare dalle automobili alla sanità in tempo reale, se la situazione lo richiede.
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