Rai.it
Rai 3

Prima dell'alba

Una nuova puntata sempre alla scoperta dell'Italia della notte

(none)
Lunedì 8 aprile alle 23.10 su Rai3 la quarta puntata di “Prima dell’Alba” il programma on the road con Salvo Sottile che va alla scoperta dell’Italia notturna di chi comincia a vivere quando gli altri vanno a dormire.
La puntata si apre a Bologna in compagnia di Elena e Erika, due guide turistiche che custodiscono le chiavi della città e quotidianamente aprono ai turisti le porte dei luoghi più celebri ma anche di quelli meno conosciuti. Salvo entra così nella Conserva di Valverde, detta dai bolognesi Bagni di Mario, il cuore di un imponente sistema cinquecentesco di raccolta delle acque che forniva la Fontana di Nettuno e la Fontana Vecchia e che si dirama sottoterra, come un tesoro nascosto.
A Lecce entra in contatto con il “caro” mondo dei fattucchieri: sono infatti 8 i miliardi di euro che ogni anno vengono spesi dagli italiani in tarocchi e sfere di cristallo. Per scoprire di più su questo giro d’affari Salvo partecipa a una seduta spiritica con la celebre Tavola Ouija, accompagnato però da Armando De Vincentiis del Dipartimento Pugliese del Cicap – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze fondato da Piero Angela – pronto a dare una spiegazione razionale a questa pratica che cattura l’interesse di tante persone, desiderose di comunicare con l’al di là.
Tornando a Bologna, è già l’ora perfetta per visitare il “Senza Nome”, il primo bar gestito da sordi che nasce per abbattere le barriere che normalmente si interpongono tra udenti e non udenti. I proprietari Alfonso e Sara hanno infatti creato un luogo non solo su misura per loro, ma per tutti: sul menù, accanto al nome di ogni drink, è disegnato anche il gesto corrispondente nella lingua dei segni – la LIS – così da permettere alla clientela di ordinare autonomamente.  
Il racconto prosegue in Calabria per dare voce a coraggiosi imprenditori che si sono ribellati alle mafie. Qui Salvo incontra Raffaella Conci e Umberto Ferrari, fondatori della Cooperativa Terre Ioniche - che gestisce 100 ettari di terre confiscate ai clan - che gli raccontano di aver ricevuto anche diversi tentativi di intimidazione. Umberto porta poi Salvo da Antonio Frustaglia, figlio di un imprenditore tormentato in passato degli strozzini del clan degli Arena, per fare luce sulla pratica dell’usura, il “bancomat della mafia”.
Passando a un altro tipo di libertà, Salvo a Milano scopre il post-porno, l’evoluzione del porno verso un’espressione più libera e inclusiva delle diversità. La cam-girl Regina e il suo compagno Bruno dal 1998, dopo la nascita del loro primo figlio, offrono spettacoli erotici ai loro fan sul web: dopo la maternità Regina soffriva per i cambiamenti del suo corpo e insieme hanno trovato nell’esibizionismo una terapia per la felicità e un modo per portare avanti la loro personale battaglia al perbenismo.
La notte termina a Bologna, osservando l’alba dalla cupola del santuario della Madonna di San Luca.