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L'impegno della Rai per una equilibrata rappresentazione di genere

Firmato dalla Presidente Soldi il Memorandum d'Intesa "No Women No Panel"

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Vincere l’abitudine. Proporre modelli nuovi. Rendere i media protagonisti di una rappresentazione di genere equilibrata per ricordare a tutti che nelle discussioni, nei dibattiti, nei talk-show vanno invitati esperti sia uomini sia donne. Questo l’obiettivo condiviso che ha visto la Presidente Marinella Soldi firmare, nella Sala degli Arazzi della sede Rai di Roma, il Memorandum d’Intesa “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla”, insieme alla Ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti e ai rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito alla volontà di cambiamento scaturita dalla Commissione europea, fatta propria un anno fa da Rai Radio1 e quindi appoggiata da istituzioni e organizzazioni di tutta Italia, a partire dall’adesione del Capo dello Stato. 
“La Rai, come Servizio pubblico rilevante, inclusivo, credibile e sostenibile” ha detto la Presidente Marinella Soldi, “ha la responsabilità di proporre - soprattutto alle nuove generazioni - dei modelli di ruolo femminili che siano un esempio e un’ispirazione. Modelli che superino gli stereotipi e dicano alle ragazze che impegnandosi possono diventare tutto quello che desiderano.”
La cerimonia ha visto la comunità d’intenti concretizzarsi in un impegno sottoscritto da: Tiziano Treu, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro; Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Michele Emiliano, Vice Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; Michele De Pascale, Presidente Unione delle Province Italiane; Maria Terranova, Vice Presidente Associazione Nazionale Comuni Italiani; Antonella Polimeni, Rettrice dell'Università Sapienza di Roma per la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane; Roberto Antonelli, Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
È intervenuto, in collegamento dall’Expo di Dubai, il Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia, Paolo Glisenti, insieme a lui anche i rappresentanti dell'Unione per il Mediterraneo, il Segretario Generale Nasser Kamel e il Segretario Generale Aggiunto Grammenos Mastrojeni, che hanno aderito al Memorandum d'Intesa, veicolandone i principi di parità fra i sessi anche in tutti i Paesi del Sud del Mediterraneo.