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Prix Italia 2021, i vincitori dei Premi Speciali

Doppia vittoria francese e un premio alla Svezia. Per Rai Menzione speciale a "Mental"

Una battaglia per far capire e accettare la diversità: è la storia di Sasha e della sua famiglia raccontata da “Ragazzina – Petit fille” di ARTE France, alla quale la Giuria internazionale del 73° Prix Italia, a Milano, attribuisce il Premio Speciale in onore del Presidente della Repubblica Italiana. E’ il riconoscimento più prestigioso per un documentario che – per i giurati – è il programma meglio realizzato, il più innovativo, che espone una storia accattivante, trattando un argomento rischioso e originale. La "Ragazzina" è una protagonista forte, che trasforma le sue difficoltà in forza, mentre affronta un mondo crudele. Inoltre, la relazione, il legame tra una madre coraggiosa e sua figlia rendono il documentario commovente, e avvicinano la storia allo spettatore”. Dagli stessi giurati anche una Menzione speciale per “Scorpion” della Ror rumena, tra suoni e immagini.
Ancora ARTE France si aggiudica il Premio speciale attribuito da 47 studenti provenienti da Fondazione Milano-Scuole Civiche, Università Iulm, Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano-La Statale e USI-Università della Svizzera Italiana: vince “Dopamine - Special Lockdown, una riflessione sul nostro rapporto ambivalente con le tecnologie, le applicazioni, i dispositivi. “Propone un linguaggio cinematografico sensibile e una narrazione attenta ai ritmi del web. Ha una portata intergenerazionale profonda, che ci guida a una critica non scontata della nostra condizione ormai irreversibilmente onlife” – scrivono i giovani giurati che attribuiscono anche una Menzione speciale a Rai per “Mental” di Rai Fiction – Stand By Me, sul tema della salute mentale, soprattutto tra i più giovani.
Va, infine, in Svezia, il Premio Speciale Signis per il doc “Il costo insostenibile della vita di città”, della Svt. “La Tv svedese – si legge nelle motivazioni - ha mostrato in modo eccellente quanto viene sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ovvero il diritto per ogni bambino, donna e uomo, ovunque, di avere una casa, diritto colpevolmente ignorato da un capitalismo senza freni, spesso avallato, anche a livello governativo, da molti Paesi, a dispetto della sua natura profondamente immorale”.