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Prix Italia 2021, Rai Cultura porta su Rai1 "Il Suono della Bellezza"

Arte e musica dalla Galleria Borghese con l'Opera di Roma e Daniele Gatti

Un dialogo tra arte, musica e danza, all’insegna della bellezza che tocchi tutti i sensi: il Teatro dell’Opera di Roma e la Galleria Borghese sono protagoniste – con Rai Cultura - de “Il Suono della bellezza”, presentato in anteprima al Prix Italia 2021, a Milano, e in onda in prima tv domenica 20 giugno alle 20.30 su Rai1. Prendendo spunto da alcune delle opere più significative ospitate dalla Galleria, il maestro Daniele Gatti, direttore musicale dell’Opera di Roma, dirige l’Orchestra del Lirico romano in un viaggio musicale che parte dal barocco di Händel e Vivaldi, passando da Paisiello e Mozart, fino ad arrivare al neoclassicismo di Stravinskij, in un appuntamento che vede la partecipazione del soprano Rosa Feola, del basso Roberto Lorenzi, dell'étoile Eleonora Abbagnato e il solista Giuseppe Schiavone. La regia tv è di Marco Odetto, e la regia musicale di Elisabetta Foti.
Il programma si apre con l’Ouverture de La clemenza di Tito di Wolfgang Amadeus Mozart, mentre Rosa Feola interpreterà alcune delle più belle pagine musicali: Casta diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, l’aria di Ilia Padre, germani, addio! dall’Idomeneo di Mozart, Lascia la spina, cogli la rosa da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg Friedrich Händel e, con il basso Roberto Lorenzi, il duetto Rendez-moi donc le bien da Proserpine di Giovanni Paisiello.
Spetterà invece a Eleonora Abbagnato in coppia con Giuseppe Schiavone omaggiare l’Apollo e Dafne di Bernini esibendosi in un passo a due creato appositamente per l’occasione sull’Apothéose tratta da Apollon Musagète di Igor’ Stravinskij. Completano il programma le Ouverture da Hercules e Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel, Le Chaos tratto da Les éléments di Jean-Féry Rebel. 
La relazione che lega la Galleria Borghese alla musica ha radici profonde che risalgono al suo fondatore, il cardinale Scipione Borghese. Committente della Palazzina Pinciana e della sua eccezionale collezione di opere d’arte, il cardinale fu anche protagonista della scena musicale del suo tempo, come brillante mecenate e compositore. Il ritorno della grande musica in questo luogo simbolo di bellezza rinnova il significato profondo di sintesi delle arti che la Galleria Borghese incarna. 
“Con Il suono della bellezza si realizza un connubio senza precedenti tra musica, danza e arte. Per la prima volta l’Orchestra del Teatro dell’Opera entra nelle splendide sale di Galleria Borghese. Grazie alla musica e alla danza le opere ospitate in una delle più pregiate istituzioni museali al mondo prenderanno vita, realizzando un dialogo inedito tra pittura, scultura e note che affascinerà il pubblico. Il patrimonio culturale della Capitale ha bisogno di allargare il suo perimetro guardando a nuovi palcoscenici e a nuove formule. È un segnale di ripartenza, per riannodare il filo del rapporto, mai interrotto, tra la ricchezza e la bellezza artistica del nostro Paese con il turismo internazionale e con chi ama l’arte e Roma”, afferma la Sindaca di Roma e Presidente della Fondazione Teatro dell’Opera Virginia Raggi.
“È un grande onore per il Teatro dell’Opera fare musica con il suo direttore Daniele Gatti nella meravigliosa Galleria Borghese, un luogo di pittura, scultura e architettura che rappresenta un unicum assoluto nella storia dell’arte di tutti i tempi. Entrare con la musica, il canto e la danza in quelle stanze vuol dire assumersi una grande responsabilità, quella di riuscire a confrontarsi con i capolavori di artisti quali Bernini, Caravaggio, Canova e Tiziano. È la sfida ardua e coraggiosa di aggiungere bellezza a bellezza. Per questo voglio ringraziare Francesca Cappelletti e Silvia Calandrelli per aver accettato, con grande entusiasmo, di realizzare, insieme, questo bellissimo sogno” dichiara il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes.
“I satiri danzanti di marmo, Apollo con la lira, i pastori giorgioneschi con i loro strumenti, le eroine di Gian Lorenzo Bernini afferrate dagli dei che le inseguono, ma anche il Davide e Golia di Caravaggio, con l'autoritratto in chiave tragica del  grande pittore, in quella testa  che urla, prima di essere inghiottita dal buio... le opere della Galleria Borghese, quintessenza del barocco romano e allo stesso tempo spazio del neoclassicismo settecentesco, tutte sembrano domandare la voce, il suono, il movimento. Questa straordinaria iniziativa, che vede la collaborazione della Galleria con il Teatro dell'Opera di Roma e con la RAI, è per me di grande importanza perché in un momento difficile riafferma la vitalità della cultura e il desiderio delle istituzioni di lavorare insieme. Non ci sono barriere fra le arti figurative e le arti performative e di questo Gian Lorenzo Bernini, nume tutelare della Galleria e forse anche dell'iniziativa, scultore, pittore, architetto, scenografo, commediografo e attore.... sarebbe stato felice” ha detto la Direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti.
“Raccontare la bellezza dell’incontro tra le arti - dice il Direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli - per omaggiare un luogo unico come la Galleria Borghese, patrimonio dell’umanità. È questo il nostro obiettivo, che diventa una nuova occasione per essere vicini alle realtà artistiche e culturali del nostro Paese, in questo momento complesso. Anche per chi conosce già la Galleria Borghese, Il suono della bellezza sarà un’occasione unica per vederla e ascoltarla come mai si è potuto fare prima”.