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Le inchieste di "Report" su Rai3

Dalla Coca cola al cacao amaro, passando per il prosecco e il ciclo idrico

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Lunedì 21 giugno alle 21.20 su Rai3 torna l’appuntamento con “Report” che si aprirà con l’inchiesta di Claudia Di Pasquale “Dio Coca Cola”, la bevanda più venduta al mondo. Un viaggio negli Stati Uniti, nella sede storica di Atlanta, dove c’è la cassaforte che conserva la sua formula magica, il primo segreto del suo successo. L’inviata di Report ha viaggiato tra Canada, Messico, Colombia, Mauritania e poi negli stabilimenti italiani di Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE) e nella Sibeg di Catania. Sotto la lente di Report tutte quelle strategie che hanno consentito alla Coca Cola di mantenere il primato per centotrenta lunghi anni. Report ha poi fatto analizzare il contenuto della Coca Cola, e di alcuni degli altri duecento prodotti di punta dell’azienda di Atlanta. I risultati nell’inchiesta.
E ancora “Il cacao amaro” di Emanuele Bellano con un settore industriale che nel mondo fattura ogni anno più di 100 miliardi di dollari. Si dividono il mercato una decina di grandi gruppi, multinazionali del cioccolato. Il prezzo del cacao, l'ingrediente primario, è stabilito nelle borse di Londra e New York attraverso strumenti finanziari trattati non solo dai produttori di cioccolato ma anche da fondi speculativi che acquistano e vendono enormi quantità di materia prima, allo scopo di ottenere plusvalenze finanziarie. Le grandi piantagioni invece si trovano in paesi poveri dell'Africa Occidentale e del Sudamerica. E qui entrano in campo tre grandi gruppi internazionali di certificazione etica, che dovrebbero garantire ai consumatori che il cioccolatino non sia stato prodotto facendo lavorare i bambini o distruggendo l'ambiente.
E poi “La frazione di prosecco” di Bernardo Iovene per tornare al vino spumante più venduto nel mondo. Tra DOC e DOCG, si vendono 510 milioni di bottiglie, e la richiesta supera l’offerta. Gli ettari coltivati a prosecco sono arrivati a 30.000, erano circa 10.000 nel 2009. Ormai si parla di monocoltura, ma il rovescio di questo successo sono colture intensive a ridosso di case, scuole e impianti sportivi che nel periodo dei trattamenti con i pesticidi creano problemi agli abitanti delle zone in provincia di Treviso.
E infine “Goccia a goccia” di Giuliano Marrucci, tra tecniche irrigue all'avanguardia, riuso delle acque reflue in agricoltura, giganteschi impianti per la desalinizzazione e una lotta senza frontiere alle perdite della rete, Israele oggi, nonostante il clima arido, la continua crescita demografica, ha più acqua di quanta ne consumi. In Italia, invece, di acqua ce ne sarebbe, ma ne sprechiamo una quantità spropositata, soprattutto in agricoltura. Meno male che da qualche anno un nuovo approccio alla gestione del ciclo idrico si sta facendo avanti. È il fenomeno dei servizi ecosistemici, dove l'agricoltura, invece di consumare risorse e inquinare i territori, diventa la prima custode dell'acqua.