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Italia. Viaggio nella bellezza

La bottega del falsario. Storie di falsi nel Novecento

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Chi è il falsario? È un romantico sovvertitore della gerarchia dell’arte? O un delinquente incallito, che disprezza quel mondo perché, in fondo, non è capace di farne parte? Rovistando nelle storie dei falsi del Novecento, “Italia: viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 21 giugno alle 22.10 su Rai Storia, prova a tracciare un profilo del falsario. Le vicende di Alceo Dossena, le cui ‘false’ sculture antiche e rinascimentali hanno turbato il sonno dei grandi direttori dei Musei d’oltreoceano, negli anni Venti del secolo scorso. E quelle di Icilio Federico Joni, il falsario senese che opera più o meno negli stessi anni e si rivela al mondo scrivendo una autobiografia nella quale racconta i segreti della sua ‘arte’. Lo scandalo dei falsi tondi dipinti di Centuripe, che da un piccolo paesino della Sicilia scatena un vero e proprio terremoto nell’archeologia italiana di metà Novecento. Arrivando a coinvolgere persino il Duce, in un vero e proprio intrigo degno di una spy story. E infine lo scandalo delle false teste di Modigliani, una delle vicende di smascheramento di falsi che ha avuto più eco nella stampa e nella televisione. Con questa celebre beffa di trent’anni fa, il pubblico italiano si è improvvisamente accorto della fallibilità del giudizio degli esperti d’arte, dei luminari dell’autenticità. E si è lasciato trasportare da una certa simpatia per quei ragazzi che, in diretta televisiva, hanno dimostrato - con trapani e blocchi di marmo - di essere i veri autori delle teste alla Modigliani. Nella puntata intervengono Marcello Barbanera, archeologo, Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana alla Sapienza Università di Roma e Direttore del Museo dell'Arte Classica (il Museo dei Gessi) di Roma; ed Enzo Borsellino, storico dell’arte, Professore Associato di “Museologia” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre.