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Buon compleanno, Zagor e Nathan Never!

A "Speciale Wonderland", su Rai4

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Era il 15 giugno 1961 quando esordiva nelle edicole italiane Zagor, personaggio ideato da Sergio Bonelli con lo pseudonimo di Guido Nolitta e disegnato da Gallieno Ferri. Cadeva sempre nel mese di giugno, ma del 1991, la pubblicazione del primo albo di Nathan Never, creato da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna, con i disegni di Claudio Castellini.
Per celebrare i 60 anni di Zagor e i 30 di Nathan Never, “Wonderland” dedicherà un’intera puntata ai due campioni della scuderia Sergio Bonelli Editore, speciale che sarà in onda martedì 15 giugno in seconda serata su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre). Zagor nasceva in un periodo storico in cui il mondo dell’intrattenimento era dominato dal genere western e se il settore fumettistico vantava già eroi popolari come Tex Willer, Capitan Miki e il grande Blek, mancava quella contaminazione con il fantastico utile a catturare anche i lettori più giovani. Il personaggio creato da Sergio Bonelli si inseriva proprio in quello spazio vuoto contestualizzando il cosiddetto Spirito con la scure in un far west immaginario in cui personaggi realmente esistiti come Edgar Allan Poe, Charles Darwin e il Presidente degli Stati Uniti Andrew Jackson convivono con demoni, vampiri, stregoni e creature spaziali. L’eroico Zagor, all’anagrafe Patrick Wilding, è accompagnato dal simpatico messicano Cico e si schiera alla difesa dei deboli e bisognosi dopo un personale percorso di redenzione dopo aver dato la caccia, per vendetta, agli indiani Abenachi e aver scoperto una scomoda verità su suo padre. Sarà proprio la successiva difesa delle tribù di nativi americani a caratterizzare le sue imprese che gli faranno guadagnare il nome di Za-gor-te-nay, letteralmente Spirito con la scure, come è stato battezzato dal popolo degli Abenachi.
A raccontare a Wonderland il personaggio fanta-western della Bonelli c’è Moreno Burattini, sceneggiatore di Zagor fin dai primi anni ’90, e Riccardo Jacopino regista del documentario Noi, Zagor (2013), dedicato proprio all’abitante della foresta di Darkwood.
Nel 1991, il trio di sceneggiatori Medda-Serra-Vigna, che per la Bonelli lavoravano già da un lustro su testate di successo come Dylan Dog e Martin Mystère, proposero al loro editore un personaggio su cui stavano lavorando da tempo e che sarebbe andato a colmare una lacuna di genere nelle pubblicazioni della casa editrice, la fantascienza. Il personaggio era Nathan Never, un detective privato dell’Agenzia Alfa, un’agenzia di investigazione che affianca la polizia nella lotta al crimine in un lontano futuro in cui la Terra è sconvolta dall’inquinamento e da una guerra con le stazioni orbitanti terrestri. Segnato da una tragedia personale che l’ha reso vedovo e padre di una ragazza autistica, Nathan Never si muove in un contesto urbano futuristico chiaramente ispirato alle suggestioni visive del film di Ridley Scott "Blade Runner", e riprende tematiche dalla letteratura cyberpunk e dai classici di Asimov e Dick, oltre che dall’immaginario pop inaugurato dagli anime degli anni ’70 e ’80 e dai più celebri manga di fantascienza di quel periodo. Lo stesso personaggio, con impermeabile, barba incolta e ciuffo bianco nasce da una fusione tra il Rick Deckard impersonato da Harrison Ford in Blade Runner e lo Stanley White di Mickey Rourke ne "L’anno del dragone", dichiarazione d’intenti nella fusione di suggestioni noir con la fantascienza.
Per parlare della storia editoriale di Nathan Never e dei temi che vengono affrontati nelle sue avventure, Wonderland ha incontrato lo sceneggiatore Bepi Vigna, co-creatore del personaggio, e il disegnatore Roberto De Angelis.