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Maxi. Il grande processo alla mafia 

Su Rai Storia (canale 54) la docufiction sul Maxiprocesso

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Il 10 febbraio 1986 inizia il Maxiprocesso a Cosa Nostra. Per la prima volta più di 400 mafiosi sono chiamati a rispondere di decine di reati, in un'aula giudiziaria di enormi dimensioni costruita per l'occasione, che tutti chiamano “l'astronave verde”. Anche la Rai si mobilita per raccontarlo, con una redazione ad hoc di fronte all'aula bunker. A raccontare il processo - nella prima puntata della docu-fiction “Maxi. Il grande processo alla mafia”, in onda da mercoledì martedì 18 maggio alle 22.10 su Rai Storia - è Franco Licitra, giornalista della sede di Palermo, gran conoscitore del fenomeno mafioso, con Gianni, un giovane operatore arrivato da Roma a rinforzare il gruppo di lavoro palermitano, e Teresa, una montatrice appena assunta, giovane e appassionata. La prima fase del processo vede i giornalisti alle prese con un lavoro complesso e un’attenzione mediatica che supera i confini nazionali, mentre la Corte prende ancora le misure dell'enorme dibattimento, tra procedure burocratiche e lungaggini organizzative. Gli avvocati basano la propria strategia difensiva proprio sull'ingestibilità della macchina processuale. Tra loro Federico Marsalis, palermitano, difensore di alcuni degli imputati. Il vecchio boss Luciano Liggio, intanto, prova a innervosire i giudici, mentre il pentito Salvatore Di Marco minaccia di ritrattare. Ma il 20 febbraio 1986 viene arrestato Michele Greco, detto “il Papa”, il capo della Commissione mafiosa: il maxiprocesso può entrare nel vivo.