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Paolo Borsellino. Essendo stato

Dall'audizione al Csm alla strage di via D'Amelio

Il 31 luglio del 1988 il giudice Paolo Borsellino viene convocato davanti al Consiglio Superiore della Magistratura dopo le interviste rilasciate ai quotidiani “La Repubblica” e “L’Unità”, nelle quali denunciava il preoccupante stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo. Borsellino, minacciato da imminenti provvedimenti disciplinari, parla per oltre quattro ore, dalle dieci alle quattordici, condannando l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la mafia. Il pomeriggio dello stesso giorno viene ascoltato anche il giudice Falcone. Alcuni brani di queste audizioni sono al centro del film documentario di Ruggero Cappuccio “Paolo Borsellino. Essendo Stato”, in onda venerdì 19 luglio alle 22.10 su Rai Storia. Davanti al Csm i due magistrati affrontano con chiarezza i temi relativi all’assegnazione delle indagini, all’inserimento nel pool di nuovi giudici senza l’adozione di criteri di sicurezza, alll’affidamento di procedimenti sulla criminalità mafiosa a magistrati estranei al pool. Giovanni Falcone sarà ucciso quattro anni dopo quell’audizione, il 23 maggio 1992, nell’attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D’Amelio, a Palermo. Il documentario  offre anche uno spaccato della vita del giudice palermitano. A seguire, alle 23.10, Rai Storia propone il programma “Il racconto della mafia: da Ciaculli a via D'Amelio” condotto da Massimo Bernardini.