Il cortometraggio documentario racconta la storia di tre giovani senegalesi che vengono in Italia con una borsa di studio per realizzare uno spettacolo teatrale insieme ad un attore e a un regista italiani. Lo spettacolo, dal titolo "Thioro la bambina scalza - un Cappuccetto Rosso senegalese", inizia qui la sua creazione e la sua tournée per proseguire però in Senegal. Il loro desiderio è di realizzare in Italia un'esperienza che possa vivere e crescere successivamente nella loro terra, nella quale vogliono tornare. Da qui il titolo per un'Africa non a senso unico, sulle tracce del sogno del padre di uno di loro, Mandiaye N'Diaye, che ha sperato e lottato per un futuro diverso per il Senegal e per il suo villaggio Diol Kadd.