Il riassunto della seconda serata

Al Bano, Morandi e Ranieri per la prima volta insieme sullo stesso palco. Superospiti i Black Eyed Peas. Francesca Fagnani co-conduttrice della serata. Le esibizioni degli altri 14 dei 28 cantanti in gara

09 febbraio 2023 ore 04:45

Il secondo appuntamento con il 73° Festival della Canzone Italiana si apre con un omaggio al primo Festival, andato in scena nel 1951 presso il salone delle feste del Casinò di Sanremo.

L'incipit è, però, per il direttore artistico e conduttore Amadeus che ringrazia tutta la squadra Rai per gli ascolti record ottenuti nella serata di esordio e accoglie sul palco Gianni Morandi, che entra con una scopa in mano. «Mi dà sicurezza tenerla con me. Non si sa mai, qualunque cosa succeda. E poi c'è ancora qualche petalo», scherza il cantante richiamando con ironia e gentilezza l'episodio che ha visto Blanco al centro dell'attenzione, nella prima serata, dopo aver distrutto alcune composizioni floreali disposte sul palco del Teatro Ariston. Poi l’eterno ragazzo intona “Grazie dei Fiori”, primo brano a vincere 73 anni fa al Festival

 

A esibirsi in questa seconda serata sono stati, in ordine di uscita, i restanti 14 Artisti (dei 28 in gara):

Will con Stupido

Modà con Lasciami

Sethu con Cause perse

Articolo 31 con Un bel viaggio

Lazza con Cenere

Giorgia con Parole dette male

Colapesce Dimartino con Splash

Shari con Egoista

Madame con Il bene nel male

Levante con Vivo

Tananai con Tango

Rosa Chemical con Made in Italy

LDA con Se poi domani

Paola & Chiara con Furore

 

Rivedi le esibizioni >> 

 

Dopo aver accolto sul palcoscenico Francesco Arca e Mario Di Leva, due dei protagonisti "Resta con me", per presentare la nuova fiction di Rai 1 - un poliziesco dalle tinte romantiche - in onda a partire da domenica 19 febbraio 2023, Amadeus introduce la prima donna della serata, Francesca Fagnani. «Vengo in pace, stai sereno», sorride al suo debutto sul palco dell'Ariston la giornalista famosa per le sue interviste senza sconti nella trasmissione “Belve”. Poi promette: «Ai  cantanti non rivolgerò domande imbarazzanti, ma sugli altri ho mano libera».

 

Sono un pezzo di storia della musica italiana, ma non si erano mai esibiti insieme: Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano mandano letteralmente in delirio il pubblico dell'Ariston. Morandi parte dalla galleria intonando "In ginocchio da te", Ranieri dalla platea cantando "Vent'anni", Al Bano dalle scale accennando "Nel sole". I tre artisti poi si riuniscono al centro del palco: “Andavo a cento all'ora”, “Se bruciasse la città”, “Mattino”, “Rose rosse”, Scende la pioggia”, “Felicità”, è una sfida tra hit, acuti e cori dei presenti in sala. A “Perdere l'amore”, cantata con Ranieri da tutto il teatro, fa eco Morandi che emoziona con “Uno su mille”. Chiude Al Bano con "È la mia vita”.

Sul palco dell'Ariston non manca poi una sorpresa per il cantante di Cellino San Marco che il 20 maggio festeggia il suo ottantesimo compleanno: per lui arriva il momento di spengere le candeline sulle torte dei suoi “4 volte 20 anni”. Il 18 maggio l'artista festeggerà il compleanno con un evento all'Arena di Verona, che sarà poi trasmesso in tv, e al quale invita anche Gianni Morandi e Massimo Ranieri. I tre si abbracciano per uno scatto storico e Morandi invita il “boomer” Amadeus a fare una foto da postare sui social.

Il finale è da incorniciare: i tre artisti regalano al pubblico un’intensa versione de “Il nostro concerto” di Umberto Bindi. Il pubblico dell’Ariston tributa loro una lunga standing ovation.

 

Cambio di atmosfera. A Sanremo irrompono i diritti negati in Iran, grazie alla testimonianza dell’attivista Pegah Moshir Pour, italiana di origini iraniane. «In Iran - spiega la ragazza - non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, né parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e repressione, in un paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell'umanità». La parola paradiso spiega l'attivista, «deriva da un termine persiano, pardis, che vuol dire giardino protetto. Vi chiedo - si emoziona - se esiste un paradiso forzato, ahimé sì. Come si può chiamare un posto dove il regime uccide persino i bambini?». Per spiegare ai suoi coetanei il dramma dell'Iran, si fa accompagnare sul palco da Drusilla Foer: insieme declamano le parole di una canzone - diventata l'inno della rivoluzione e appena premiata ai Grammy - , “Baraye”, scritta da Shervin Hajipour musicando i tweet dei ragazzi sulle libertà negate. Il brano-preghiera si chiude con le parole chiave della rivoluzione, "donna, vita, libertà". "Libertà", scandiscono insieme Pegah e Drusilla tra gli applausi. 

 

Il tono muta. Balla il pubblico, ballano gli orchestrali: tutti in piedi per i Black Eyed Peas, primi superospiti internazionali del 73° Festival di Sanremo, che trasformano l'Ariston in una discoteca. Il gruppo vincitore di 6 Grammy, con 35 milioni di album e 120 milioni singoli venduti in quasi 30 anni di carriera, scalda il Festival con una sferzata di energia sulle note di alcuni dei propri successi: “Mamacita”, “Don't you worry”, “I gotta feeling”. «L'Italia è bellissima e le persone sono magnifiche - dicono a fine esibizione - . Ringraziamo l'Italia per suonare la nostra musica e per averci voluto qui stasera». La band ha mandato anche un ringraziamento a "zio" Tony Renis prima di intonare il loro ultimo singolo “Simply the best”.

 

Nuovo cambio di registro. È di forte impatto il tema scelto dalla co-conduttrice della serata, Francesca Fagnani, per il suo monologo: le carceri minorili e la scuola come opportunità di riscatto. «Non tutte le parole sono uguali, per arrivare su questo palco ci sono parole che devono abbattere muri, pareti, grate e cancelli chiusi a tripla mandata». Il testo è stato scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida, «che scontano la loro pena senza cercare la nostra pena, perché non se ne fanno niente. Non siamo animali, non siamo bestie, né killer per sempre, vogliamo che ci conoscano», sono le loro parole raccolte dalla giornalista. Parlando con tanti detenuti e chiedendo loro 'cosa cambieresti', racconta la conduttrice di “Belve”, «in tanti mi hanno risposto: 'sarei andato a scuola'. Se nasci in quel quartiere, palazzo o da quella famiglia è solo nei banchi di scuola che puoi intravedere la possibilità di una vita alternativa. Lo Stato non può esistere solo attraverso la fondamentale attività di repressione delle forze dell'ordine, deve combattere la povertà scolastica, offrire pari opportunità ai più giovani. Lo Stato deve essere più sexy dell'illegalità», conclude Fagnani.

 

Sul fronte ospiti, Nek e Francesco Renga fanno scatenare il pubblico in piazza Colombo, mentre Fedez si esibisce in collegamento dal palco sul mare.

Presente in sala all’Ariston anche la pattinatrice azzurra Francesca Lollobrigida. Amadeus si avvicina al pubblico per salutarla e lei le regala la sua divisa sportiva: «Questa è la tuta con cui gareggio e vinco le mie medaglie». Un gesto molto apprezzato, al quale seguono i complimenti del direttore artistico: «Una splendida campionessa che è anche la pronipote di Gina Lollobrigida. Una carriera sportiva strepitosa, complimenti per le medaglie!».

Immancabile poi l’ironia di Fiorello, che in collegamento da Roma, scherza con l’amico Amadeus

 

Sono le battute finali della serata, ma c'è ancora spazio per un ospite: Angelo Duro, colui che si autodefinisce "comico immorale".

A seguire Francesca Fagnani si ritrova faccia a faccia con le sue 'Belve' Amadeus e Gianni Morandi, seduti su una sedia scomoda ma rivelatrice. Un dialogo senza sconti, caratterizzato da toni ironici e graffianti, ma anche intimi e profondi.


 

Prima di dare l'appuntamento alla terza serata, è tempo di scoprire la classifica parziale della seconda serata (elaborata sulla base del voto espresso dai giornalisti accreditati al Festival e divisi in tre giurie - quella della carta stampata e tv, quella delle radio e quella del web - ):

  1. Colapesce Dimartino
  2. Madame
  3. Tananai
  4. Lazza
  5. Giorgia
  6. Rosa Chemical
  7. Paola & Chiara
  8. Levante
  9. Articolo 31
  10. Modà
  11. LDA
  12. Will
  13. Shari
  14. Sethu
 

E non è finita, perché i tre conduttori svelano anche la prima classifica generale di Sanremo 73, frutto dei voti espressi dai giornalisti accreditati nei primi due appuntamenti:

  1. Marco Mengoni
  2. Colapesce Dimartino
  3. Madame
  4. Tananai
  5. Elodie
  6. Coma_Cose
  7. Lazza
  8. Giorgia
  9. Rosa Chemical
  10. Ultimo
  11. Leo Gassmann
  12. Mara Sattei
  13. Colla Zio
  14. Paola & Chiara
  15. Cugini di Campagna
  16. Levante
  17. Mr. Rain
  18. Articolo 31
  19. Gianluca Grignani
  20. Ariete
  21. Modà
  22. gIANMARIA
  23. Olly
  24. LDA
  25. Will
  26. Anna Oxa
  27. Shari
  28. Sethu

 

 

 

Dall'Ariston è davvero tutto. Ci vediamo domani sera!

Altre news