Estorsione aggravata dal metodo mafioso, due arresti nel catanese: sono gli zii acquisiti di un ex candidato sindaco della Lega

18 luglio 2019 ore 11:00
Nel 2014 Matteo Salvini va a Maletto, un piccolo comune catanese alle pendici dell'Etna, per festeggiare il primo exploit elettorale della Lega Nord in Sicilia: l’imprenditore Antonio Mazzeo, classe 1989, alle europee ha preso ben il 36% dei consensi sotto il vessillo del Carroccio. Ad accompagnare il leader nella sua visita ci sono nel 2014 il deputato nazionale Angelo Attaguile, fondatore del movimento Noi con Salvini, e l'allora consigliere comunale di Maletto Salvatore Gulino, che è anche zio acquisito del giovane leghista Antonio Mazzeo. Ieri proprio Gulino è stato arrestato per concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, con l'accusa di avere chiesto il pizzo a un imprenditore edile della zona, insieme a un altro zio acquisito di Mazzeo: Mario Montagno Bozzone, che alle spalle ha già una condanna definitiva per mafia. Intervistato da Claudia Di Pasquale per l’inchiesta di Report “Nel nome di Matteo” del 10/12/2018, Mazzeo aveva assicurato di non avere particolari rapporti con Montagno Bozzone, aggiungendo: “Mi fa schifo la mafia”. Nel 2018 però Mazzeo si era candidato a sindaco di Maletto, e ad applaudire a un suo comizio c’era proprio lo zio condannato. Anche Salvatore Gulino, arrestato ieri, era presente ai comizi elettorali di Mazzeo. Sui profili social è possibile trovare foto di Mazzeo con Gulino, e di Gulino con Montagno Bozzone. Dal suo canto, Antonio Mazzeo tiene a ribadire che lui è contro la mafia e che non era a conoscenza dei presunti comportamenti  illeciti dello zio Salvatore Gulino. 
 

 


 

 

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