Collaborazione di Ilaria Proietti e Cataldo Ciccolella
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche gestisce un budget di circa un miliardo e duecento milioni di euro. Ma come lo fa? Una parte dei soldi della ricerca sono stati spesi in gonfiabili, ortaggi, vino, tappeti orientali. Dalle carte di un audit interno del Cnr di cui Report è venuto in possesso, emergono convegni contabilizzati più volte, richiesta di finanziamenti con firme false e progetti di ricerca inesistenti.
Collaborazione di Ilaria Proietti e Cataldo Ciccolella
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche gestisce un budget di circa un miliardo e duecento milioni di euro. Ma come lo fa? Una parte dei soldi della ricerca sono stati spesi in gonfiabili, ortaggi, vino, tappeti orientali. Dalle carte di un audit interno del Cnr di cui Report è venuto in possesso, emergono convegni contabilizzati più volte, richiesta di finanziamenti con firme false e progetti di ricerca inesistenti. All'Istituto per l’ambiente marino costiero, uno dei più prestigiosi del Cnr, alcuni acquisti venivano fatti all'insaputa dei ricercatori responsabili dei progetti.
Collaborazione di Cataldo Ciccolella
Dopo la puntata del 27 marzo, Report torna a occuparsi del Consiglio nazionale delle Ricerche. Pochi giorni fa la Guardia di Finanza, su ordine della Procura di Napoli, ha notificato sette avvisi di garanzia per associazione a delinquere e peculato. Tra gli indagati ci sono anche il direttore generale dell'ente Massimiliano Di Bitetto e l'imprenditore e consulente Paolo D'Anselmi. Per gli illeciti sarebbero stati spesi i fondi "Pon", che servono a finanziare i progetti di ricerca nelle aree del sud. Con bandi pubblici, nel 2012 al dipartimento “terra e ambiente” del Cnr arrivarono circa 25 milioni. Soldi gestiti dall'Istituto ambiente marino costiero e che in parte sarebbero stati spesi all’insaputa dei ricercatori.
Un piccolo aggiornamento sul Consiglio Nazionale delle Ricerche, come aveva speso parte del budget di un miliardo e duecento milioni di euro destinato alla ricerca.