RADIOATTIVITA' DI STATO

AGGIORNAMENTO DEL 25/11/0010

Nel 2000 e 2001 ci eravamo occupati di rifiuti radioattivi. Ne abbiamo un bel po' sparsi per l'Italia.

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Da 14 anni l'Italia non produce piu' energia nucleare, quindi il problema e' chiuso? No, perche' le centrali sono sempre li', invecchiano, con il loro carico di combustibile irraggiato (uranio e plutonio) e migliaia di rifiuti stoccati nei bidoni. Tutti i Paesi che hanno una produzione di nucleare hanno provveduto a costruirsi un sito sicuro dove mettere i rifiuti. L'Italia ci sta pensando adesso. Questo significa che nell'ipotesi piu' ottimista il deposito dovrebbe essere pronto fra 20 anni. Dovrebbe. Poiche' non si sa ancora in quale luogo dell'Italia verra' costruito, ne' tantomeno se sara' accettato dalla regione o dal comune in questione. In ogni caso il deposito non prevede lo stoccaggio del plutonio, la cui radioattivita' decade dopo 25mila anni. Che fine fara'?

Radioattività di Stato - Aggiornamento del 05/06/2004

Era marzo 2001, il luogo dove mettere il deposito nazionale avrebbe dovuto essere identificato entro l'anno. Ma un deposito per quali rifiuti, visto che non sono tutti uguali? Ci sono quelli di prima e seconda categoria, con una radioattività che decade dopo 300 anni e sono Il 95% di tutto quello che abbiamo visto, e sarebbe indicato un deposito di seconda categoria. Poi ci sono quelli di terza categoria, ed è quella roba tremenda che sta dentro alle piscine, e che decade dopo 250.000 anni, e costituisce il 5% di tutti i rifiuti. Oggi nel mondo, c'è un solo deposito di terza categoria, negli Stati Uniti, ed ha richiesto 25 anni di studi. Noi cosa facciamo? Un deposito di terza categoria, con decreto d'urgenza perché dall'emergenza alluvione passiamo all'emergenza terrorismo, e il 13 Novembre scorso, in questa zona della Basilicata, a Scanzano, Il Commissario nonché presidente della Sogin, Generale Jean, individua il luogo adatto. Nessuna informazione alla popolazione e niente studi di fattibilità. E' finita come sappiamo, e alla fine il governo fa marcia indietro. Sono tutti contenti, ma il problema resta. Alla vigilia di Natale si fa un altro decreto urgente nel quale si scrive che Il presidente del Consiglio nominerà un commissario straordinario con il compito di individuare entro un anno un nuovo sito.
La faccenda è urgente ma non si muove una foglia. E sul decreto c'è scritto: si dovrà fare un deposito solo per i rifiuti di terza categoria entro il 2008. Cioè noi faremmo in tre anni un tipo di deposito che ne richiede almeno 15. Si saranno sbagliati? La presidenza del consiglio non risponde, il Ministero per le attività produttive nemmeno. E' un modo "trasparente" per gestire un tema caldo. Intanto tutto rimane dov'è e ognuno pensa per se. 

Radioattività di Stato - Aggiornamento del 05/06/2004

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Radioattività di Stato - Aggiornamento del 01/03/2001

Da 14 anni l'Italia non produce piu' energia nucleare, quindi il problema e' chiuso? No, perche' le centrali sono sempre li', invecchiano, con il loro carico di combustibile irraggiato (uranio e plutonio) e migliaia di rifiuti stoccati nei bidoni. Tutti i Paesi che hanno una produzione di nucleare hanno provveduto a costruirsi un sito sicuro dove mettere i rifiuti. L'Italia ci sta pensando adesso. Questo significa che il deposito dovrebbe essere pronto fra 20 anni. Intanto il piu' grande impianto d'Italia si allaga per lo straripamento della Dora Baltea. Il 15 ottobre la Dora e' uscita dagli argini e i canali sono straripati, e' la terza volta che succede in 10 anni e a pochi metri dal fiume ci sono tre impianti nucleari con migliaia di metri cubi di rifiuti radioattivi, ogni volta che l'acqua entra qua dentro e' sempre piu' alta.

Radioattività di Stato - Aggiornamento del 01/03/2001

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