L'area del poligono

PUNTATA DEL 19/11/2023

di Giulia Presutti
Immagini di Marco Ronca, Carlos Dias, Paolo Palermo
Montaggio di Sonia Zarfati, Andrea Masella
Grafiche di Michele Ventrone



L'assenza di controlli sulle armi è finita sotto la lente della Procura di Roma.
L'11 dicembre 2022 un uomo di nome Claudio Campiti è entrato armato a Fidene nell'assemblea di un consorzio di abitazioni e ha fatto fuoco uccidendo quattro donne. La pistola è risultata di proprietà del Tiro a segno di Roma, il poligono dove Campiti si esercitava regolarmente. Da lì aveva sottratto l'arma circa mezz'ora prima della strage. Ma come? Il regolamento del poligono prevedeva che gli iscritti, anche privi di porto d'armi, noleggiassero la pistola in armeria e percorressero poi in autonomia lo spazio di 247 metri che li separava dalle linee di tiro. L'assenza di controlli sulle armi è finita sotto la lente della Procura di Roma, che ha ottenuto il rinvio a giudizio anche del presidente e dell'armaiolo del Tiro a segno. Ma chi doveva controllare l'operato del personale del poligono? L'Unione Italiana Tiro a Segno è una federazione sportiva affiliata al CONI ma sottoposta alla vigilanza del Ministero della Difesa. Per la pubblica sicurezza connessa all'uso delle armi è competente, invece, il Ministero dell'Interno. Hanno vigilato?


- La nota di Unione Italiana Tiro a segno
- La nota del Ministero della Difesa