Chi gioca col fuoco

PUNTATA DEL 16/06/2019

Di Rosamaria Aquino e Stefano Lamorgese

I vigili del fuoco, sempre in prima linea sulle emergenze, hanno attraversato da protagonisti tutte le grandi catastrofi italiane. Ma loro come stanno? Hanno sufficienti uomini, viaggiano su mezzi sicuri, hanno le giuste tutele sanitarie? E che cosa si nasconde dietro agli appalti dei Canadair e degli elicotteri che spengono gli incendi boschivi? Grandi monopolisti e società che fanno cartello tra loro conquistano tutte le gare pubbliche. Tutto regolare? La nostra inchiesta, da terra all'aria analizzerà “chi gioca col fuoco”. 

I DOCUMENTI:

Manutenzioni, Babcock: "Sono certificate"

Ma la società non risponde sulla fuga di tecnici che preoccupa il ministero
Sull'emorragia di tecnici che il ministero rileva a maggio comunicando a Babcock la   "la più viva preoccupazione" per la "progressiva riduzione dello staff tecnico" per l'impatto che potrebbe avere  "con l'approssimarsi della campagna anti incendio boschivo estiva", la società non risponde. Ci scrive invece sulle dichiarazioni del pilota, secondo il quale, ai tecnici, la società chiederebbe di non sostituire le parti dell'aeroplano e di soprassedere su alcuni controlli: "Per quanto riguarda la manutenzione della flotta Canadair - scrive Babcock - si conferma che queste sono eseguite come richiesto e regolarmente (....) come certificato dalle Autorità di Vigilanza che sorveglia e da cui dipende la certificazione Babcock richiesta per lo svolgimento delle sue attività". Leggi

Babcock:"Nessuna fattura gonfiata, normale dialettica col ministero"

Che però in una lettera avverte: la prossima volta segnaliamo all'Anticorruzione

Babcock ci risponde stasera sul richiamo che il ministero le aveva fatto a novembre scorso per non aver comunicato, prima di emettere fattura, lo sconto che riduceva a quasi la metà il prezzo di 40 radio  per i canadair. La società specifica che il prezzo di quelle radio "non è mai stato soggetto ad alcun sovraccarico", ma che  "possibili problemi di interpretazione e / o derivanti dalla normale dialettica in un rapporto pluriennale e complesso sono sempre stati risolti in assoluta trasparenza e con totale soddisfazione del Cliente stesso". Ma allora come mai il ministero dell'Interno scrive che "l'agire di codesta società non è apparso improntato alla correttezza necessaria" e che dunque la prossima volta non si esiterà "a segnalare tali comportamenti all'Autorità nazionale anticorruzione"?
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