Bio illogico

AGGIORNAMENTO DEL 09/05/0027

di Bernardo Iovene, da Report del 21 novembre 2016. Nella nostra prima puntata sul biologico avevamo rilevato una situazione un po' di conflitto dentro al Ministero dell'Agricoltura. Il capo segreteria del viceministro con delega al biologico, aveva un po' i piedi in due scarpe.

Leggi Tutto

È bastato cambiare un numero su un certificato per far passare undicimila tonnellate di grano duro convenzionale come biologico. La truffa è partita da San Paolo Di Civitate, provincia di Foggia. Gli enti che dovevano e potevano controllare sulla vendita se ne sono accorti sei mesi dopo, quando il grano è diventato semola e poi pasta spedita in tutto il mondo. Che cosa succede se poi si scopre che il grano non era biologico? Bisogna ritiralo dal mercato, ma dopo mesi è già cotto e mangiato. L’inchiesta entra nel mondo dei certificatori e si sviluppa in Romania dove alcuni enti di certificazione italiani sono stati sospesi perché certificavano come biologici prodotti trattati con fitosanitari e pesticidi. Gran parte del grano biologico che consumiamo arriva dai paesi dell’Est. Bernardo Iovene si è trasformato in imprenditore agricolo per ricostruire come è stato possibile che in cinque anni siano transitate 350 mila tonnellate di falso biologico in Italia. A vigilare su tutto c’è il ministero delle Politiche agricole, ma proprio nel ministero e nel posto cruciale potrebbero annidarsi relazioni pericolose.





NOTA DEL 14/10/2016:
Il legale del signor Roncon titolare dell’Agricola Grains ci scrive precisando che il suo assistito nulla ha a che fare con le frodi sul Bio effettuate in Romania da imprenditori italiani. Accogliamo la sua precisazione anche se Report non ha mai asserito che il signor Roncon sia stato coinvolto nelle truffe. Report laddove sono emersi comportamenti illegali ha fatto i nomi delle società e degli imprenditori coinvolti.
- Leggi la lettera

 

Bio illogico - Aggiornamento del 21/11/2016

Nella nostra prima puntata sul biologico avevamo rilevato una situazione un po’ di conflitto dentro al Ministero dell’Agricoltura. Il capo segreteria del viceministro con delega al biologico, aveva un po’ i piedi in due scarpe.