Belli da paura

Quando vado a rifarmi il naso o a gonfiarmi la bocca so in che mani mi metto? Siccome gli interventi estetici giustamente non me li passa il Servizio sanitario nazionale, pago e vado in uno studio o clinica privata, ma il medico che specializzazioni ha e cosa mi inietta?

Ben pochi sanno che né chirurgia né medicina estetica sono specializzazioni universitarie, come invece lo sono per esempio dermatologia e chirurgia plastica, quelle che più si avvicinano al campo dell’estetica. Esistono scuole e master di specializzazione ma non sono obbligatori. Non serve nessuna specializzazione, quindi, per rifare nasi o blefaroplastiche agli occhi, e gonfiare labbra, seni e zigomi con i filler; basta la laurea in medicina.

Negli Stati Uniti, patria dei trattamenti estetici, l’Fda ha autorizzato 24 filler; in Italia, il Ministero della Salute ne ha autorizzati 123. Ci sono quelli temporanei e quelli permanenti, molto più richiesti visto che non serve tornare ogni sei mesi a farseli iniettare, ma anche più pericolosi. Perché se c’è danno, anche quello è permanente, e spesso grave.

Alla fine la sperimentazione si fa sul paziente, a cui non resta che affidarsi al medico, che dovrebbe a sua volta affidarsi a prodotti già collaudati, ma non sempre è così. Visto che nella carenza di regole si infila anche chi inietta materiali meno sicuri, magari tolti dal commercio solo dopo casi di gravi danni. Il silicone liquido è vietato da 20 anni, ma troppi medici hanno continuato ad iniettarlo. Racconteremo casi di donne rovinate per sempre, non solo dal punto di vista estetico, e di medici colpevoli che continuano ad esercitare.

Tutte queste attività si svolgono nel privato perché la medicina estetica non è a carico del Servizio sanitario nazionale. Eppure a Palermo il medico del Presidente della Regione Rosario Crocetta è indagato perché avrebbe fatto interventi estetici passandoli per funzionali, e quindi a carico della Regione.

Infine le cure dimagranti: troppi medici prescrivono anoressizzanti per togliere velocemente chili a pazienti non obesi, spesso senza sottoporli a esami preventivi. Queste sostanze possono esporre i pazienti, ignari, a rischi cardiocircolatori. Le procure indagano su casi di decessi.






NOTA DEL 06/04/2018
Il procedimento penale a carico di Stefano Stracciari, citato nell'inchiesta, si è concluso con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.


NOTA DEL 31/07/2017
Nella puntata "Belli da paura" del 01/11/2015 Report raccontava il caso del decesso per collasso cardiocircolatorio, all'età di 45 anni, della signora Fotini Karageorgiou, cliente del medico Antonio Favella per una cura dimagrante. Il legale del dottor Favella ci informa che con ordinanza datata 10/01/2017 il gip di Roma ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico del suo assistito per l'ipotesi di reato di omicidio colposo.