Daniela Santanchè, nuovo avviso di conclusione delle indagini per falso in bilancio
La Procura di Milano ha chiuso, in vista della richiesta di processo, il filone di inchiesta sul dissesto di Visibilia. Alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, i pm contestano il falso in bilancio nelle comunicazioni 2016-2022 di Visibilia Editore spa. Si tratta della società quotata della quale dal 2016 fino al gennaio 2022 Santanchè era stata presidente (poi sostituita dal compagno Dimitri Kunz), e nella quale aveva progressivamente diluito le quote (anche nel quadro di un prestito convertibile molto propizio per il fondo arabo Negma e criticato dagli azionisti di minoranza), sino a scendere sotto il 5% appena prima di diventare ministra. A fine ottobre 2022 era poi uscita dalla compagine azionaria.
Come si legge nell'atto di conclusione indagini della Procura di Milano, tra il 2014 e il 2022 Visibilia Editore spa avrebbe registrato "perdite significative e risultati reddituali operativi negativi" per milioni di euro, come perdite di esercizio che vanno da oltre 1,5 milioni nel2019 fino a oltre 3,5 milioni nel 2021. Una "evidenza della sistematica incapacità del complesso aziendale di produrre reddito". Malgrado ciò gli ex amministratori indagati per falso in bilancio si sarebbero avvalsi "di piani industriali ottimistici, approvati dal Cda", che contenevano previsioni di reddito operativo mai rispettate".
Oltre alla senatrice di Fratelli d'Italia sono indagati, tra gli altri, anche la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garner, il compagno Dimitri Kunz e l'ex compagno Canio Mazzaro.
Nelle scorse settimane è stata definita la tranche di indagine, sempre condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza in cui la senatrice è invece accusata di truffa aggravata all'Inps per la gestione della cassa integrazione nel periodo del Covid.
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