29/03/2024
05/08/2011

Crisi: pareggio
anticipato al 2013

Riaprono le Camere. Il vincolo di bilancio verrà inserito nella Costituzione. Tremonti: “Il governo agirà su ‘4 pilastri’, due di finanza pubblica e due di crescita e sviluppo”. Pressing della Bce e dell'Unione Europea

btAnticipo del pareggio di bilancio al 2013, senza però alcuna manovra aggiuntiva, con in più la modifica della Costituzione per introdurre direttamente nella carta il principio del pareggio; rivedere l'articolo 41, con l'obiettivo di liberalizzare il più possibile l'impresa privata. Sono questi, insieme alla riforma del mercato del lavoro,  i “quattro pilastri” su cui il Governo interverrà per porre argine alla speculazione che da settimane ormai colpisce l'Italia.

Dopo l'ennesima giornata di nervosismo a piazza affari e di estrema volatilità dello spread tra Btp e Bund, a un nuovo record sopra i 400 punti base, dopo il pressing della Bce e dell'Unione Europea, il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sono scesi in campo, affiancati dal sottosegretario Gianni Letta, per annunciare le contromisure “concordate” con i maggiori leader europei, in particolare Angela Merkel, che pur avendo molto apprezzato i contenuti della manovra italiana, aveva rilevato l'handicap di essere troppo ‘ritardata’ nel tempo.

Quattro pilastri contro la speculazione: i primi due di finanza pubblica e gli altri due per favorire “crescita e sviluppo”, ha spiegato Tremonti. Si parte dalla revisione della Costituzione per introdurre "il prima possibile" il principio del pareggio del bilancio. Ad occuparsene saranno già dalla prossima settimana le Commissioni bilancio e affari costituzionali di Camera e Senato, che dunque, così come richiesto ieri dalle parti sociali, non andranno in vacanza, ma saranno pronte all'esame già da giovedì prossimo.

Ma per dare un segnale concreto all'Europa e ai mercati, il governo ha anche, e soprattutto, deciso di anticipare la manovra di un anno, ha annunciato il premier, fissando come termine per il raggiungimento del pareggio il 2013 e non più il 2014. L'impianto della manovra, ha spiegato Berlusconi, nel corso della conferenza stampa convocata nel pomeriggio al termine di un vorticoso giro di telefonate con il leader europei ed anche tra Tremonti e il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner, “è stato giudicato assolutamente positivo”, ha ricevuto “apprezzamenti”. ma “la situazione - ha proseguito - consiglia una accelerazione dei provvedimenti”.

Per ottenere l'obiettivo verrà accelerata dunque la delega assistenziale, premessa per quella fiscale, da effettuare a saldi invariati. La delega inciderebbe sulle agevolazioni fiscali per un ammontare di circa 20 miliardi su un complessivo di 160 che verrebbero tagliati.  Il governo anticiperebbe così una cifra importante per raggiungere il pareggio prima della data fissata. Inoltre una quota del taglio alle agevolazioni potrebbe essere destinata ad una prima riduzione delle aliquote fiscali. Il tutto prima dell'appuntamento elettorale del 2013.

“Prevista come normativa di rigore sul biennio 2013-2014, la delega assistenziale - ha spiegato Tremonti – sarà anticipata al biennio 2012-2013. si tratta di garantire ciò che si può dare a chi ha bisogno e intervenire sul problema dei falsi invalidi”. Fin qui gli interventi sui conti pubblici. Ci saranno poi, contestualmente, anche quelli, richiamati a gran voce da più parti, per la crescita. il primo riguarderà la riforma del mercato del lavoro, che sarà presentata alle parti, cercando di superare, ha spiegato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, anche “vecchi tabù per i quali alcune persone sono morte”, e partirà dal Senato. Il secondo riguaderà invece la più volte citata libertà di impresa, di cui si parla da anni ormai, con la modifica, anche in questo caso della Costituzione, precisamente dell'articolo 41. “La madre di tutte le liberalizzazioni”, come l'ha definita Tremonti, sancirà che “tutto è libero tranne ciò che è vietato”.

Le misure sembrano “accontentare” al momento la Bce che però, in attesa di maggiori dettagli, non scioglie la riserva sulla possibilità di acquistare titoli italiani, che però sembra oramai imminente. Bocciatura senza appello invece a livello nazionale da parte del partito Democratico che giudica l'anticipo della manovra “da irresponsabili”. Per il segretario Pierluigi Bersani il Pd è “pronto a fare la sua parte, comunque, anche davanti a degli irresponsabili”.  “E' positivo che il governo abbia accolto la nostra proposta, confermiamo la nostra collocazione all'opposizione, ma anche lo spirito di serietà nazionale che anima il Terzo Polo” dice soddisfatto Casini. “Conferenza stampa dei fichi secchi” per il leader Idv Antonio Di Pietro. “Non possiamo che confermare che questo governo fa male al paese” è il giudizio di Susanna Camusso. “Un governo che fino a ieri negava la crisi - afferma il leader Cgil - oggi annuncia provvedimenti dettati da altri paesi e dalle Istituzioni europee”.