28/03/2024
11/08/2012

Ilva: Gip, risanare impianti ma stop produzione

TARANTO - L'azienda impugna il provvedimento. Il presidente Ferrante escluso dal giudice dalla gestione delle aree a caldo convoca il CdA. Verdi: “La scelta di impugnare la decisione è gravissima”. Pd: "Fare chiarezza al più presto. In gioco il futuro di decine di migliaia di lavoratori". Pdl:" Decisione grave, illogica e contraddittoria"

ilvaNuovo colpo di scena nella rovente vicenda dell’Ilva. L'acciaieria dovrà risanare gli impianti dell'area a caldo sequestrati per disastro ambientale ma “senza prevedere alcuna facoltà d’uso” degli stessi “a fini produttivi”. Questo quanto ha disposto il gip di Taranto Patrizia Todisco in un provvedimento notificato ieri nel quale si specifica anche il ruolo dei custodi giudiziari e degli amministratori che dovranno trasmettere al gip relazioni settimanali sull'attività svolta. Il provvedimento esclude il presidente del gruppo Bruno Ferrante dalla gestione delle aree a caldo sotto sequestro.

Barbara Valenzano diventa responsabile delle misure tecniche “necessarie a eliminare le situazioni di pericolo e dell'attuazione dei monitoraggi con potere di spese relativamente alle aree sottoposte a sequestro, nonchè a quelle tecnicamente connesse”. Ferrante, invece, individuato come “datore di lavoro” è “responsabile dell'attuazione delle prescrizioni e procedure impiantistiche che si renderanno necessarie in attuazione del provvedimento di Aia per gli impianti non interessati in alcun modo del provvedimento di sequestro preventivo”. Oltre a loro nominati anche Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento.

Pronta la reazione di Ferrante che ha dato mandato di “impugnare immediatamente” dinanzi al Riesame il provvedimento del gip di Taranto notificato ieri. Convocato inoltre il consiglio di amministrazione della società per le “determinazioni conseguenti”. “La scelta di impugnare la decisione del Gip è gravissima - dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli -  e dimostra che l'azienda è alla ricerca di una scorciatoia per evitare le prescrizioni della Procura, confermate dal Tribunale del riesame”. 

"La decisione del Gip di Taranto è grave, illogica e contraddittoria", afferma Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl. "Irrituale e molto preoccupante. È necessario fare chiarezza al più presto. Sono in gioco le prospettive di un'azienda strategica e il futuro di decine di migliaia di lavoratori", secondo il responsabile economia del Pd Stefano Fassina che si scontra con l'Italia dei Valori. "Incomprensibile la posizione del Pd che attacca il gip di Taranto", dichiara Maurizio Zipponi, responsabile welfare del partito di Di Pietro.