23/04/2024
07/06/2010

Bhopal:
giustizia è fatta?

Bhopal, 8 colpevoli a 25 anni dalla strage. Condannati ad una pena massima di 2 anni. Tra questi l'allora presidente della Union Carbide Bhopal. Ma i familiari delle vittime chiedevano la pena capitale

Dopo 25 anni arriva la sentenza per la strage di Bhopal: otto persone sono state condannate ad una pena massima di 2 anni, dal tribunale di Bhopal, nell'India centrale.

Era la notte del 3 dicembre del 1984 quando una fuga di 40 tonnellate del pesticida isocianato di metile, prodotto dalla multinazionale chimica americana Union Carbide India, causò la morte di almeno 3500 persone. Numero di decessi che secondo stime non ufficiali salirebbe fino a 25mila unità negli anni,senza contare le oltre 500 mila persone avvelenate.
    
Giustizia è fatta, o forse no! I familiari delle vittime si aspettavano una sentenza molto più severa, vista l'entità della tragedia. Alcuni di loro avevano addirittura chiesto la pena capitale per i responsabili, che invece sono stati condannati per negligenza.

La Corte indiana investita del caso ha infatti giudicato responsabili di omicido colposo otto persone, compreso l'allora presidente dell'unità indiana della compagnia americana, Keshub Mahindra. La pena verrà comminata nei prossimi giorni, ma per il capo d'imputazione riconosciuto la sanzione massima non supera i due anni di reclusione.

Dopo anni, a Bhopal, si fanno i conti con quanto è successo quella notte del 1984: aria, terra e acqua non sono più gli stessi e la gente continua a morire. A un quarto di secolo inoltre, l'impianto da dove è partita la tragedia giace abbandonato e dietro i suoi pesanti portoni d'acciaio c'è quello che gli ambientalisti definiscono "un disastro nel disastro", un luogo ormai altamente inquinato che, secondo nuovi studi, sta lentamente avvelenando l'acqua potabile per migliaia di indiani.