28/03/2024
27/06/2012

Monti: "A Bruxelles trattative a oltranza"

ROMA - Il premier si dice pronto a tenere tutti al tavolo di Bruxelles anche fino a domenica notte, se necessario, ma lunedì bisognerà presentarsi ai mercati con un meccanismo anti-spread, altrimenti l'Europa rischia di distruggersi

Il premier italiano Mario Monti affila le lame e si dice pronto a tutto pur di salvare l'Euro. La cancelliera tedesca resta salda sulle sue posizioni, niente eurobond, né condivisione del debito degli Stati più deboli. Ma il presidente del Consiglio italiano sa che il tempo stringe e l'ultima spiaggia è quella che si aprirà domani, col Consiglio Europeo.

Monti, nel suo intervento alla Camera,  si dice pronto a tenere tutti al tavolo di Bruxelles anche fino a domenica notte, se necessario, ma lunedì bisognerà presentarsi ai mercati con un meccanismo anti-spread, altrimenti l'Europa rischia di distruggersi. 

Ai partiti Monti chiede di "stare uniti", perché il negoziato si preannuncia "difficilissimo".Il primo obiettivo resta dunque l'uso dell'Efsf, il fondo salva-Stati, e successivamente dell'Esm per calmierare lo spread: "E' l'unica misura immediatamente efficace", spiegano dall'esecutivo. E per la prima volta Monti entra nei dettagli, rassicurando i tedeschi sul fatto che - per come lo ha ideato l'Italia - il meccanismo anti-spread "non è un invito all'allentamento del risanamento" perché si applicherebbe "solo ai Paesi in regola con gli impegni di finanza pubblica", come appunto l'Italia, non a quelli che "non hanno ancora fatto questi sforzi".  Ma la Merkel rimane sulle sue posizioni: "Finché sarò in vita non ci saranno gli eurobond", tuona da Berlino. E così sale la preoccupazione nel governo. Visto che pare non ci sia un vero e proprio 'piano B' se dovesse essere bocciato il meccanismo dell'Efsf. 

"Lo spazio negoziale è molto aperto e sono convinto anch'io che non sarà una riunione per apporre un visto formale a un documento pre-preparato - dice alla Camera Monti, facendo capire di contare anche sul sostegno dei Paesi non euro - E per questo sono pronto a restare oltre il limite previsto della riunione del Consiglio Ue e a lavorare fino a domenica sera se necessario. Alla riapertura dei mercati il 2 luglio ci si deve presentare con un pacchetto per la crescita e una visione sulla integrazione ma anche e soprattutto con meccanismi soddisfacenti per reggere alle tensioni dei mercati, altrimenti la costruzione europea può andare distrutta".

 Nel giorno in cui Angela Merkel punta i piedi contro qualsiasi ipotesi di condivisione del debito infuocando il clima a 48 ore dal cruciale summit Ue, la Germania sembra cedere qualcosa, aprendo uno spiraglio sull'ipotesi di utilizzare il fondo salva-Stati europeo per un meccanismo di stabilizzazione degli spread a favore dei paesi più virtuosi. Nel corso del vertice dei ministri finanziari di Parigi tra i quattro big dell'Eurozona, riferiscono fonti vicine all'incontro, si sarebbe registrata "una cauta apertura" di Berlino sull'ipotesi - avanzata dal presidente del Consiglio Mario Monti al vertice del G20 di Los Cabos - di utilizzare l'Efsf per far scendere la febbre degli spread.