13/05/2024
RUAH - spirito e dintorni

 

Vi facciamo gli auguri per tutte le feste di fine anno
BUON NATALE

 

Un po' di calendario. Ecco i principali appuntamenti religiosi dell'ultima parte dell'anno:
 
Il mondo cristiano  cattolico e protestante dopo l'Avvento festeggia il Natale. Gli ortodossi che seguono il calendario giuliano celebreranno il Natale quando da noi sarà l'Epifania.

 

Per gli Ebrei dal 1° al 7 dicembre (24 - 30 Kislev 5771) è Chanukah, memoria della ridedicazione del Tempio al tempo dei Maccabei. Il 17 dicembre (10 Tevet 5771) è Asara Tevet, digiuno in memoria dell'assedio di Gerusalemme.

 

Nell'Islam il 7 dicembre comincia l'anno 1° Muharram 1432, il 16 dicembre (10 Muharram 1432)  è Ashura, giorno di digiuno e gli sciti commemorano il martirio dell'Iman Husayn.

 

I buddisti festeggiano l'8 dicembre Bodhi, l'illuminazione del Buddha.

Chiesa e Scienza


La Pontificia Università Lateranense e l’Agenzia Spaziale Italiana si sono messe insieme per spiegare i misteri del cielo. Una, l’ASI, mette le conoscenze nel campo della ricerca cosmica. L’altra, l’Università, esamina i risvolti teologici e del pensiero che la cosmologia presenta.
E’ quanto si propone STOQ, il portale di Scienza , Tecnologia e Questione Ontologica  dell’Università Lateranense. Insomma un luogo di scambio e confronto scientifico, teologico e filosofico su temi dove spesso ci sono strumentalizzazioni

Consigli di lettura


Vi proponiamo un articolo del New York Times del 14 novembre 2010 tradotto da Costanza Miriano


VITA MODERNA SECONDO IL LIBRO:
LA BIBBIA DEFINISCE I RUOLI DELLE MOGLI

 

Dallas
di Molly Worthen

Il matrimonio di Priscilla Shirer sembra incarnare esattamente quel genere di gestione della vita di coppia che farebbe esultare le femministe. In una mattina media, nella loro casa alla periferia di Dallas, la signora Shirer e suo marito, Jerry, si svegliano intorno alle 6 e 30 per preparare la colazione ai loro tre maschietti.
Mentre la signora Shirer, che ha 35 anni, si prepara per lavorare da casa ed occuparsi del l
oro piccolo, che ha 2 anni, il signor Shirer, che ha 42 anni,   porta i due più grandi a scuola e va al suo ufficio.
Trascorre la maggior parte della sua giornata negoziando gli inviti a tenere conferenze che lei riceve, e i contratti per i libri. Nel pomeriggio, è spesso lui che porta a casa i bambini da scuola. A casa, dividono
nella parità i doveri e la cura dei figli.
“La maggior parte delle volte è lui che si alza e fa i piatti della cena” - ha detto la signora Shirer. “Noi non abbiamo divisioni tra 'questi sono compiti da marito e questi da moglie'. I bambini non sono una cosa della mamma-moglie”.
Nonostante questo la signora evita di usare parole come “femminista” e “donna in carriera” per descrivere se stessa. E' una evangelica, insegna Sacra Scrittura e si guadagna da vivere guidando migliaia di donne allo studio della Bibbia con i suoi libri, i video, e i fine settimana di conferenze  nei quali sostiene che in una chiesa e in una casa bibliche l'uomo è il capo e la donna si deve sottomettere.
“Satana farà tutto ciò che è in suo potere per indurci a prendere il comando nelle nostre case” - ha scritto nel suo libro “Un gioiello nella corona dell'uomo: riscoprire il tuo valore come donna di eccellenza”. “Le donne devono pregare, e chiedere a Dio che rinnovi in loro uno spirito di sottomissione.”
La signora Shirer e molti cristiani conservatori dicono di credere che la Bibbia definisca i generi in base a un corredo di desideri e doveri ordinato divinamente, e assegnato a ogni uomo e a ogni donna sin dai tempi del giardino dell'Eden. Il genere non è un atto o una scelta, ma un dono non negoziabile.
Secondo questi cristiani, la storia della creazione di Adamo ed Eva ha garantito agli uomini
un'autorità sulle donne; intendono gli insegnamenti di Paolo e dei suoi compagni nel Nuovo Testamento – in particolare che le donne dovrebbero sottomettersi ai loro mariti – non come dei relitti culturali del primo secolo ma come degli insegnamenti universali che i cristiani dovrebbero continuare ad applicare anche oggi.
In un'era in cui la liberazione sessuale ha saturato la cultura occidentale, in un tempo in cui le donne scalano i vertici delle multinazionali, fanno sempre meno figli, e le chiese ordinano donne e omosessuali, gli evangelici conservatori negli Stati Uniti stanno sferrando la loro controffensiva.
Molti di loro si definiscono “complementariani”, per segnalare che credono che Dio ha voluto assegnare a uomini e donne ruoli complementari, non uguali e non
intercambiabili. Secondo i critici questa teoria è un modo di contrabbandare il patriarcato sessista, e di continuare a tenere le donne imbavagliate e confinate in casa.
Comunque trascorrere anche solo cinque minuti con la signora Shirer e suo marito suggerisce che la realtà è molto più complicata – non solo a casa ma anche nella “sfera separata” che questa teologia ha propagato: una subcultura di studi biblici, conferenze, ministeri, ritiri religiosi, tutta prodotta da e per donne evangeliche.
Gli insegnanti conservatori di Sacra Scrittura come la Shirer hanno costruito un nuovo paradigma per la predicazione femminile, una ingegnosa miscela di ritorno
alla tradizione, di cultura moderna terapeutica, e della ciarliera intimità alla Oprah Winfrey, la celebrità della televisione americana. Questo è il complesso industriale della femminilità biblica, un'alternativa consapevole al femminismo secolare che predica  la sottomissione delle mogli nello stesso momento in cui coopta alcune idee del femminismo per nutrire le donne e invitarle a prendere il comando, nel rispetto dei limiti
insieme può sembrare  come una poderosa verniciatura sopra la realtà dell'oppressione. Oppure, se le donne come la Shirer davvero si dividono con equità i pesi con i loro mariti, può sembrare un'ipocrisia. Entrambi i giudizi non colgono nel segno nel decifrare la confusa interazione tra la Scrittura
e la vita moderna. I cristiani, come tutti i credenti di qualsiasi fede, interpretano il loro libro sacro per trovare un senso alla loro esperienza vissuta.
La femminilità biblica è una camminata da funamboli tra i fiat della religione vecchio stile e i fatti della cultura moderna, e gli stessi evangelici non sanno dove questo potrà portare.

 

UN RICHIAMO ALLA PREDICAZIONE

 

Il ministero è nel sangue, per la Shirer. Suo padre, Tony Evans, fondò una chiesa aconfessionale nel loro salotto di casa, quando lei aveva appena un anno. La chiesa è cresciuta fino a diventare una delle più grandi megachiese afroamericane dell'intero paese. Prima che lei diventasse adulta, il padre parlava ai raduni dei Promise Keepers (i mantenitori della promessa, ndt), il ministero evangelico che invita gli uomini a farsi carico delle proprie famiglie e a rispondere alle richieste della “maschilità biblica”.
Dopo il college la signora Shirer ha tentato di fare carriera nella televisione e con la musica cristiana, poi ha preso un master post laurea al Seminario teologico di Dallas, che è stato dall'inizio l'epicentro del movimento fondamentalista. Uno stage a una stazione radio cristiana le ha procurato un contratto con Zig Ziglar, un esperto di motivazione.
Ha incontrato suo marito tenendo un discorso ai dirigenti degli Hotel Hilton, di cui lui era uno degli amministratori. Lui chiese al padre di lei il permesso di frequentarla, e circa un anno dopo sempre a lui chiese la luce verde per farle la proposta di matrimonio. Si sono sposati nel '99, e lui ha lasciato il suo lavoro all'Hilton per lavorare al ministero di suo suocero, che nel frattempo aveva assunto dimensioni nazionali. Dopo dieci anni di lavoro con Ziglar lei ha lasciato, per dedicarsi a tempo pieno alla predicazione alle donne.
Il marito a sua volta ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi a quello della moglie. Tutte le chiamate le arrivano attraverso di lui. Lei accetta circa 20 dei 300 inviti a parlare che riceve ogni anno, e pubblica a ciclo continuo studi biblici, libri di esercizi e dvd pensati per le donne e per le loro amiche vicine alla chiesa.
Il signor Shirer fa  la sua parte di lavori domestici e di cura dei figli, in modo che lei possa studiare e scrivere. Lui viaggia con lei ovunque vada. Quando è possibile si portano dietro i figli, ma spesso li depositano dalla nonna paterna.
A dispetto di questa organizzazione, la Shirer dice di essersi sottomessa al marito, soprattutto per quanto riguarda le decisioni familiari più importanti. “Se seguo lui come se stessi seguendo il Signore, allora la responsabilità di condurre la nostra famiglia ricade su di lui, e non su di me” - dice lei - “Fortunatamente, sono sposata con un uomo che tiene in considerazione le mie opinioni e le mie idee”.
Lei ricorda la discussione feroce che ebbero sul nome da dare al terzogenito, Jude. Poiché non riuscivano a trovare un accordo, lui chiese consiglio ad “alcuni forti ragazzi cristiani che ho voluto facessero parte della mia vita” (i Promise Keepers ed altre forme di spiritualità sulla “mascolinità biblica” incoraggiano gli uomini a formare e frequentare una sorta di gruppi di appoggio per mantenersi gli uni con gli altri sulla via divina).
Quando gli uomini si schierarono dalla parte di lui, allora lei mollò. “E' stata una pillola amara da buttare giù per un minuto” racconta lei “ma quando lui mi ha spiegato perché, e mi ha detto di avere parlato con diverse persone di cui entrambi ci fidiamo, allora sono stata in grado di rinunciare, e di non essere arrabbiata”.
“Quello che ha fatto tutta la differenza del mondo” aggiunge lei “è che lui ha tenuto conto dei miei sentimenti”.

 

FEDE E GENERE

 

“Mio marito si sta nascondendo nel condotto dell'aria condizionata” ha detto la signora Shirer a diverse migliaia di donne a giugno a Denver, a una
conferenza. “Lui cerca sempre di nascondersi”.
Vestita con una tunichetta tipo baby doll, jeans attillati e tacchi alti ha sorriso e lo ha indicato. Era il compleanno di lui, e lei si era ripromessa  di metterlo in imbarazzo. Le telecamere hanno scovato “un bel pezzo d'uomo” (sono le parole di lei), alto e con la testa completamente rasata.
Lui è sobbalzato quando ha visto la sua faccia comparire sui maxischermi. Le donne in sala lo hanno salutato e gli hanno cantato “happy birthday”, prima di tornare, rapite, a sua moglie, con le Bibbie aperte sulle ginocchia
.
Poi la signora si è tuffata in un sermone di due ore sull'importanza di assumersi rischi per il Signore, e di fidarsi della volontà di Dio. Nei suoi libri si svela e si mostra vulnerabile, andando a fondo sulle sue battaglie passate contro il peso e contro le delusioni amorose. (Secondo lei una dieta fallita è spesso un segno diretto che non ci siamo completamente sottomesse al Signore).
Nel suo ultimo  libro la Shirer ha descritto il suo profondo rapporto con Dio in modi che secondo lei riflettono “un cuore femminile”, e che potrebbero scandalizzare i lettori secolari. La sua descrizione della stagnazione spirituale suona come un matrimonio che va a rotoli: “Le mie discipline spirituali erano diventate ormai per me niente più che un compito, un dovere, uno sforzo.
Dio non mi faceva sentire più niente, ed io non ero sicura del motivo.”
Secondo la Shirer le donne sono sensibili rispetto alle parole che riguardano le relazioni, l'amore, i rapporti, l'intimità. I nostri cuori sono sintonizzati su quelle frequenze.
Le critiche dei liberali alla teologia non si preoccupano del linguaggio lacrimevole o emotivo. Quello che dà loro fastidio è il fatto che lei suggerisca che le donne siano intrinsecamente diverse dagli uomini, e per questo destinate a vivere una vita cristiana diversa, e subordinata.
“C'è come la sensazione che la loro identità cristiana dipenda più dal loro genere, che
dal fatto che sono in Gesù come esseri umani.” - dice Mimi Haddad, presidente  dei Cristiani per l'uguaglianza biblica, un'organizzazione che promuove un atteggiamento egualitario verso uomini e donne.Secondo la Haddad nella Bibbia è la tua umanità che conta.

 

COOPTARE IL FEMMINISMO

 

Nei secoli passati le donne evangeliche non erano mansuete rispetto al loro ruolo nella chiesa. I primi battisti permisero alle donne di predicare durante il Grande Risveglio, un periodo di revival religioso negli Stati uniti durante il XVIII secolo, e le donne erano tra i più influenti sostenitori del ritorno al passato durante l'ascesa dei pentecostali all'inizio del XX secolo.
Ma molte donne persero la loro voce mano a mano che queste sette si cristallizzarono in confessioni gestite da uomini. Fuori dal pulpito, le donne presero il comando nelle grandi crociate di costume  dell'epoca vittoriana, e fecero le volontarie nel condurre le missioni all'estero.
Durante le battaglie tra i fondamentalisti e i modernisti liberali all'inizio del ventesimo secolo, comunque, i vertici delle missioni dei conservatori  si scontrarono con la libertà delle donne missionarie. Le confessioni presero il controllo delle organizzazioni di volontariato che le donne avevano gestito per decenni. Le donne evangeliche ebbero il permesso di insegnare ai bambini alla
scuola domenicale – da volontarie non retribuite – ma non alle classi degli adulti. Potevano gestire negozi di pasticceria, ma di solito erano gli uomini a decidere come la chiesa avrebbe speso i soldi così guadagnati.
Negli anni '70, le organizzazioni liberali come il direttivo delle Donne Evangeliche abbracciò con forza la causa della liberazione delle donne e degli omosessuali, ma molti evangelici invece scelsero la linea di difesa dei ruoli sessuali tradizionali. Sostenevano che la liberazione delle donne fosse un mito e che, al contrario, il femminismo secolare rendesse le donne schiave.
Le donne, dicevano, hanno imparato ad adorare i falsi idoli della carriera e dell'indipendenza, visto che hanno
subito un lavaggio del cervello dalle tecniche di propaganda che Mary Kassian nel suo libro “L'errore femminista” confrontò con quelle usate da Mao.
Solo la sottomissione porta la vera libertà e la forza, sostenevano. Una donna sottomessa può smettere di sforzarsi, di cercare di fare le cose che Dio non aveva mai voluto che facesse, e può concentrarsi sui suoi doni femminili. I suoi doni possono significare una carriera, se lei ha la benedizione di suo marito: spesso gli evangelici citano “la donna di nobile carattere” di Proverbi 31 che “vede un campo
e lo compra, con i suoi risparmi pianta una vigna”.
Gli evangelici conservatori chiudono un occhio sulle donne sottomesse  che dividono i carichi di lavoro casalingo con i loro mariti, e che prendono delle baby sitter, a patto che continuino  recitare gli slogan della femminilità biblica. Questa tattica ha portato alcune notevoli vittorie negli ultimi decenni. La mobilitazione delle donne evangeliche conservatrici americane negli anni ‘70 e nei primi ’80 – guidata da donne come Phyllis Schlafly, una cattolica che l’impegno attivistico ventiquattro ore su ventiquattro
ha reso simile proprio a quelle femministe in carriera che voleva osteggiare – contribuì a fermare l’Emendamento sugli uguali diritti alla Costituzione americana.
L’unico modo per sconfiggere il femminismo secolare era quello di assimilarlo. Gli evangelici conservatori sottolineavano quindi gli uguali meriti delle donne, e invitavano gli uomini a prendere il comando attraverso il servizio e  il sacrificio, come Cristo. I liberali e i conservatori trovano che questa teologia sia messa più in luce rispetto alla opinione sulle donne espressa dai padri della chiesa delle origini.
La posizione dei conservatori moderni è di un “patriarcato dolce”, dice Alan F. Johnson, professore emerito al College Wheaton in Illinois, e di convinzioni egualitarie. “Continuano a credere in un ruolo maschile, ma si sono ammorbiditi, compromessi con la cultura contemporanea, e hanno messo le donne al pari degli uomini”.

 

L’INTERPRETAZIONE DELLA SCRITTURA

 

Jackie Roese, è una newyorkese di 45 anni con una cascata di riccioli scuri. Come la signora Shirer, ha studiato al Seminario teologico di Dallas. Ma mentre la Shirer compare nei video promozionali della scuola, il preside ha recentemente tagliato tutti i ponti con la scuola della Roese – perché lei stessa ha cominciato a predicare dal pulpito. Il suo primo sermone “ha portato il fuoco nella comunità”, come ha detto lei stessa. La chiesa ha dovuto prendere una guardia del corpo che le stesse accanto.
Mentre conduceva un frequentato corso di studi della Bibbia, pochi anni fa, alla Irving Bible Church, poco a ovest di Dallas, la Roese decise di prendere un dottorato in “ministero”, suggerendo agli anziani della sua chiesa di cominciare una revisione degli insegnamenti della Bibbia sul ruolo delle donne. Nel 2008 pubblicarono un documento di 24 pagine che riservava agli uomini il ruolo di pastori anziani, ma concludeva che la storia della creazione e della caduta nella Genesi rivelava “una fondamentale eguaglianza tra uomini e donne”; che “le donne esercitavano ruoli di ministero anche rilevante lungo tutta la Bibbia”; e – più radicalmente – che i passaggi chiave del Nuovo Testamento sono “culturalmente e storicamente caratterizzati, e non principi universali”.
In questo documento c’era l’eco degli argomenti che molti egualitari sostengono – principalmente  che bisogna interpretare la Scrittura con la Scrittura, e che alcuni versi forniscono i principi guida per illuminare gli angoli più oscuri dell’insegnamento biblico.
Gli evangelici che criticano la Roese dicono che temono che la sua chiesa abbia male interpretato gli insegnamenti della Scrittura per facilitarsi gli aggiustamenti con i costumi sociali del XXI secolo. Permettere alle donne di predicare non è che l’estremità più sottile del cuneo, affermano.
“Se la Bibbia non è vera, né autorevole a proposito dei ruoli di uomini e donne, allora alla fine può anche non essere vera per quanto riguarda il sesso prematrimoniale, la posizione sugli omosessuali, l’adulterio e tutte le altre questioni morali” – ha detto al Dallas Morning news Tom Nelson, il pastore di una chiesa della zona.
Gli egualitari dicono comunque che i conservatori sono incoerenti, quando difendono alcuni insegnamenti della Bibbia, mentre ne trascurano altri in quanto prodotti culturali, e quindi relativi, come per esempio l’invito che Paolo fa alle donne di coprirsi la testa in chiesa e di non indossare gioielli d’oro.
Forse la vitalità dei ministeri delle donne conservatrici prova che i complementariani trovano un compromesso che va bene a molte donne evangeliche.
La signora Shirer deve il suo nome, Priscilla, a una delle grandi donne eroiche del Nuovo Testamento – compagna di missioni di Paolo. Alcune femministe usano il suo nome proprio per sostenere la necessità di ampliare ancora il ruolo delle donne nella chiesa, ma la signora dice che questi argomenti non fanno per lei.
“Il nostro obiettivo” – ha detto “è solo andare avanti e portare aiuto”.

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