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  • Fisioterapia e Idroterapia: due momenti fondamentali del percorso riabilitativo

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    Anno : 2013

    Associazione :
    Lega del Filo d’Oro

 



Fisioterapia e terapia in acqua: due momenti fondamentali del percorso riabilitativo delle persone sordo-cieche. Campagna promossa dalla Lega del Filo d’Oro.

Dal 26 gennaio al 16 febbraio 2014 con un SMS o una chiamata da fisso al 45505 è possibile sostenere il progetto “Fisioterapia e Idroterapia: due momenti fondamentali del percorso riabilitativo” di Lega del Filo d’Oro.  

L’attività motoria, in acqua e non, riveste un importantissimo ruolo nello stimolare la persona sordocieca e pluriminorata psicosensoriale a migliorare le proprie abilità in termini di equilibrio e di coordinazione, agevolando orientamento, mobilità e autonomia. Per questo nei Centri della Lega del Filo d’Oro, accanto alle aule educativo-riabilitative, sono presenti una palestra per la fisioterapia e una piscina dotata di ausili per l’idroterapia.

La fisioterapia è una tecnica che si occupa dell’aspetto motorio delle persone, sia in senso strutturale che evolutivo. È infatti un’attività che, da una parte, riguarda la mobilità della muscolatura e dell’ossatura, che nelle persone con problemi psicomotori a volte anche gravi sono alquanto compromesse, e dall’altra, ha a che fare con il lato evolutivo, cioè con  le capacità di recupero che costituiscono lo scopo precipuo della riabilitazione. Tali capacità variano a seconda dell’età, del tipo e della gravità della disabilità, della frequenza e della durata degli interventi.

Terra e acqua, due mondi integrati: la piscina è la continuazione del lavoro a terra. La Lega del Filo d’Oro ha avviato da alcuni anni il servizio di idroterapia che, nell’ambito della riabilitazione, costituisce un importante aiuto per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

 

L’idroterapia, letteralmente cura in acqua, è vista come una grande opportunità per facilitare e amplificare il processo di apprendimento, sia motorio che comportamentale, per questo ad oggi è integrata  come  prassi riabilitativa in tutti i Centri residenziali.

Grazie all’esperienza maturata negli anni a stretto contatto con i ragazzi, si è potuto riscontrare che proprio le caratteristiche dell’elemento “acqua” offrono al disabile la possibilità di apprendere ciò che non riesce in contesti diversi. Infatti, l’acqua tiepida della piscina e il muoversi in assenza di peso permettono di rilassarsi, di superare timori e paure, di prendere coscienza delle funzionalità di ogni singola parte del corpo. 

Sfruttando il ricordo di sensazioni positive, ciò che viene appreso in piscina può essere facilmente trasferito nelle attività quotidiane di riabilitazione “tradizionali”, ottenendo sorprendenti risultati.

L’acqua avvicina e  favorisce i contatti ed è esente da ostacoli. 


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