Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Forte-terremoto-tra-Lazio-Umbria-e-Marche-molte-scosse-crolli-morti-e-feriti-e4b312cb-7dd5-49e3-97fb-b2a649c99a42.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Sisma di magnitudo 6.0

Forte terremoto tra Lazio, Umbria e Marche: molte scosse, crolli e vittime

La scossa più forte alle 3.36 ad Accumoli, in Provincia di Rieti. Il sindaco di Amatrice: "Metà paese non esiste più". Crolli anche a Norcia. Nessun danno alle Basiliche di Assisi, già colpite dal terremoto del 1997

Condividi

Un forte terremoto alle 3.36 di questa notte ha sconvolto il centro Italia provocando vittime danni ingenti e feriti. Paesi interamente rasi al suolo, i primi morti accertati (38 al momento, tra cui alcuni bambini, ma la conta sembra destinata a salire di molto), decine tra feriti e dispersi ancora bloccati sotto le macerie. L'epicentro della scossa nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, con profondità di 4 chilometri (diverse le repliche, le più forti delle quali, magnitudo 5.4 e 5.1, nella zona di Perugia, alle 4,33). 

Il sisma, avvertito nitidamente a Roma ma anche a Napoli e Rimini, è "paragonabile" - riferisce il capo dipartimento della
Protezione Civile, Fabrizio Curcio - al terremoto registrato sette anni fa a l'Aquila (erano le 3,32 del 6 aprile 2009,
magnitudo 6,3). 

Renzi: nel tardo pomeriggio sarò nelle zone colpite
"In queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l'emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare". Lo ha detto Matteo Renzi nel corso di una breve  conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Nel tardo pomeriggio sarò nelle zone colpite" dal sisma, ha aggiunto il premier. "Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo. Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude". 

Il sindaco di Amatrice: "Mezzo paese non c'è più, ci sono decine di morti"
Secondo il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi i morti sarebbero decine. "Decine di vittime, tanti sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme" Alla sala operativa dei vigili del fuoco sono arrivate decine di segnalazioni: le aree piu' colpite sarebbero, oltre a quelle di Amatrice, quelle di Accumoli e di Posta. Squadre dei vigili sono dirette nella zona anche da Abruzzo e Marche. "Qui, proprio qui c'erano sei persone di Rieti ma originarie di amatrice. Erano qui per vacanza. Sarebbero partiti la possa settimana. C'erano due bambine di circa 12-14 anni, i genitori e i nonni. Le
ragazzine sono state le uniche a salvarsi. Hanno perso genitori e nonni materni", così una testimone, Giuseppina Campesi, residente in corso Umberto I al fianco della casa crollata.






Terremoto, sindaco Accumoli in lacrime: almeno sei morti, anche due bimbi
"Ci saranno almeno sei vittime. Ci sono anche due bambini piccoli". Cosi' il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, in merito al sisma che ha colpito il suo Comune. "Una persona - conteggia il sindaco - è stata estratta morta dalle macerie questa notte. Poi c'e' una famiglia di quattro persone sotto una casa crollata, e qui purtroppo ci sono due bambini piccoli. Inoltre c'e' un altro disperso. Mi auguro che i fatti mi smentiscano".



Dieci morti a Pescara del Tronto. Cento dispersi. Due bimbi estratti vivi dalle macerie

"Il paese non esiste più, quasi tutte le case di Pescara del Tronto sono crollate. E' un disastro". A dirlo all'Adnkronos Aleandro Petrucci il sindaco di Arquata del Tronto, paese in provincia di Ascoli Piceno, colpito questa notte dal terremoto. In questo momento il sindaco si trova proprio nella frazione di Pescara del Tronto e racconta di sette-otto persone estratte vive dalle macerie tra cui due bambini. Secondo le prime testimonianze i morti accertati sarebbero dieci mentre almeno cento persone risultano ancora disperse. 

Tre le vittime accertate ad Arquata

"Sono tre le vittime accertate ad Arquata (Ascoli Piceno), ma il bilancio purtroppo potrebbe salire". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ai microfoni di RaiNews 24. "La situazione è pesante, la prima scossa ha colpito duramente e ancora si sta cercando sotto le macerie di capire se ci sono persone. In questo momento
la priorità va alle ricerche, alla vita umana".
 
 
Protezione civile: Pienamente operativo sistema soccorsi
"Il sistema di protezione civile è pienamente efficiente, vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate": è quanto ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parlando del terremoto che ha colpito il Centro Italia alle 3,38, dopo la riunione operativa.