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Linea Verde

Ungheria

Domenica 5 giugno

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    Inevitabile non andare con la memoria al titolo di una delle operette più note al mondo per descrivere l’appassionata “full immersion” di Elisa Isoardi nei territori ungheresi.

    Un viaggio di molti chilometri condensato nei 58 minuti della puntata di Linea Verde.
    Dopo Vienna, la seconda puntata estera di questa edizione del  popolare programma di Raiuno, si concentra sulle realtà agricole e soprattutto zootecniche della terra dei Magiari.

    Partendo dalla Puzsta, l’immensa pianura orientale che si estende per 50.000 chilometri quadrati fino all’Ucraina, si farà tappa sul Lago Balaton, il bacino idrico più grande d’Europa, noto come “Il mare degli Ungheresi”, per poi puntare a Nord  dove alcune importanti realtà di imprenditori agricoli italiani del settore lattiero-caseario operano nel Paese fin dai primi anni successivi alla caduta del regime sovietico.

    Filo conduttore della puntata sarà il recupero di quelle razze autoctone che dai primi anni ’90 stanno contribuendo a ricostruire una forte identità nazionale: i bovini grigi, le pecore racka dalle corna ricurve, i magnifici cavali nonius, e il maiale mangalika – molto esportato anche in Italia – apprezzato per la sua carne e il suo grasso a basso contenuto di colesterolo.

    E poi naturalmente Budapest, bella e nobile signora adagiata sul Danubio, e il gran finale nella regione di Kalocsa, patria dell’immancabile paprika e del goulash.    

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