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Linea Verde

Trieste

In onda alle 12.20

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    In questa puntata di Linea Verde Elisa ci porta alla scoperta di Trieste per raccontarci il suo passato di porto dell’Impero austroungarico e soprattutto le due anime di questa singolare città sospesa tra il mare e il suo altopiano, il Carso.

    Un doppio registro che spiega bene le differenze culturali e gastronomiche tra la cucina cittadina a base di pesce e quella cosiddetta “carsolina” a base di carne, principalmente di maiale.

    Il nostro viaggio nella città più mitteleuropea d’Italia comincia all’interno del porto dove ogni giorno arrivano da tutte le parti parte del mondo navi cariche di sacchi di caffè. Perchè Trieste è la capitale europea del caffè.

    Seguiamo tutta la filiera di questi preziosi chicchi, dallo scarico, alla pulitura fino alle due fasi fondamentali della tostatura e della miscelazione per capire come nasce la bevanda più amata da noi italiani.

    Dalla città ci spostiamo sull’altopiano. Un mondo a parte, un territorio unico e difficile dove l’agricoltura resiste ai freddi refoli della bora e dove le grotte possono nascondere veri e propri tesori gastronomici come il formaggio jamar stagionato in una cavità carsica a 70 metri di profondità.

    Il viaggio di Linea Verde si conclude in un’osmizza, tipico locale del Carso triestino la cui origine risale ai tempi dell’Impero austroungarico e dove ancora oggi, come un tempo, è possibile assaggiare vino e prodotti tipici che hanno il sapore autentico delle cose fatte in casa.

    Fabrizio Gatta ci racconta la storia di un pasticcere siciliano che prepara dolci di tradizione viennese ed è il proprietario della pasticceria più antica della città. Ci porta poi nel mercato di Piazza Ponterosso per parlare di vari tipi di radicchio tra cui la pregiata  “Rosa di Gorizia” e di un prodotto di stagione: il cachi.

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