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Italiana in Algeri (L') (Catania)

In onda Martedì 11 dicembre 2012 all'1.35

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    Rosaria Bronzetti ci porta dietro le quinte del Teatro Massimo Bellini di Catania per L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini.

    Il nuovo allestimento vede la regia di Michele Mirabella, popolare conduttore televisivo come pure apprezzato regista d’opera, e la direzione d’orchestra di Giuseppe La Malfa. In scena, tra gli altri, l’istrionico Simone Alaimo nei panni di Mustafà, il mezzosoprano Manuela Custer (Isabella), il tenore Daniele Zanfardino (Lindoro) e Clemente Antonio Daliotti (Taddeo).  

    L’italiana in Algeri,
    opera buffa che Rossini scrisse ad appena 21 anni, fu data per la prima volta il 22 maggio 1813 a Venezia. Secondo la tradizione, il compositore la scrisse in appena 18 giorni; narra la vicenda realmente accaduta di una donna milanese rapita dai corsari all’inizio dell’800, portata in un harem di Algeri e poi tornata in Italia. Stendhal definì quest’opera “la perfezione del genere buffo”.

    Racconta Mirabella alle telecamere di “Prima della Prima”: “Quello de ‘L’Italiana in Algeri’ è il Rossini gastronomo della musica. È curioso che egli faccia finire l’opera con una gran mangiata grazie all’invenzione dei Pappataci; il Phlebotomus Papatasi è un insetto parassita, ma i Pappataci sono certo degli esseri buffoneschi, sono davanti a tutti i bar d’Europa ad oziare, segnatamente in Italia. Parassiti che addirittura si mettono in congrega, si associano. E Rossini non la fa passar liscia a certe congreghe puramente opportunistiche; l’importante è alludere ad un personaggio trasversale diacronico, il pubblico ride  perché riconosce il Pappataci che è il vicino di casa: questo è il meccanismo.”

    La regia televisiva di questa puntata è di Angela Landini.

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