In questa puntata Linea Verde visita una regione che ha ancora molte sorprese da offrire a chi viaggia attraverso il territorio.
Elisa Isoardi è nella zona di Fabriano, in provincia di Ancona qui, come in molte altre zone agricole italiane, gli agricoltori si trovano ad affrontare non solo i problemi legati alla crisi economica o alle difficoltà che da sempre scandiscono le loro giornate ma devono difendere il proprio lavoro anche dagli animali selvatici: Lupi, Istrici, ma soprattutto Cinghiali. Questi ultimi negli anni si sono riprodotti in maniera esorbitante, tanto da mettere in pericolo coltivazioni, allevamenti e lo stesso equilibrio naturale del territori. Si cerca di limitare i danni tramite la caccia di selezione, come vedremo, ma i risultati non sembrano soddisfacenti. Soprattutto per agricoltori che hanno aziende agricole biologiche dove viene rispettata la filiera corta e praticata un’agricoltura secondo natura.
Passando da Fabriano è d’obbligo una visita alle cartiere artigianali, che, accanto a quelle moderne, conservano e tengono attiva una tradizione artigianale secolare.
Fabrizio Gatta ci fa conoscere il MAIS OTTOFILE, una varietà difficile da coltivare e destinata alla scomparsa, se un agricoltore eroico non continuasse tenacemente a coltivarlo e a farlo trasformare in polenta e tante altre ricette dai ristoranti della zona.
La puntata si conclude a Fabriano, dove Elisa compie un vero e proprio viaggio attraverso le eccellenze marchigiane, dal Ciauscolo al Salame Gentile di Fabriano, dal Verdicchio di Matelica alle Focaccie tipiche.