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Come mai all’Aquila si è costruito un quartiere intero con trentamila abitanti su una faglia attiva? Perché tutti gli studi di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, scuole comprese, non sono mai stati presi in considerazione dagli amministratori locali? E infine come è stato possibile che dopo 4 mesi di scosse continue, sempre più frequenti, sempre più forti non si è fatto nulla per allertare la popolazione?
Quante vite umane, quanti feriti e quante distruzioni in meno avremmo avuto se solo si fosse dato retta a quegli studi e alle grida di allarme dei geologi dell’università dell’Aquila.
In questa puntata: Riccardo Iacona ha ripercorso il rapporto Barberi del 2001 sullo stato di vulnerabilità degli edifici pubblici: i danni erano stati tutti previsti.
Lisa Iotti è andata nel quartiere dell’Aquila costruito nei decenni passati ignorando le perizie dei geologi e ha raccolto le voci dei parenti dei ragazzi morti alla casa dello studente dell’Aquila.
Domenico Iannacone in Calabria ha verificato il rispetto delle norme anti-sismiche per le nuove costruzioni.