Quando una regione fa sistema
Cosa accade se una regione importante come la Puglia dal punto di vista agricolo, abbandona localismi e piccole guerre di campanile?
Nient’altro che bene, al punto che qui l’agricoltura guarda con certo ottimismo al futuro e non registra gli umori neri di molte altre parti d’Italia. Consorzi e associazioni sono la rete su cui si basa un “Sistema Puglia” (questo il titolo della puntata) che sta ad esempio modificando l’antico modello che voleva una Puglia solo produttrice di grandi quantità di vini da taglio di qualità medio bassa, o di olio d’oliva destinato alle forniture su scala nazionale di marchi noti.
Oggi la Puglia vende e comunica qualità attraverso vini di grande importanza come Negramaro, Malvasia, Primitivo, e sta rapidamente accedendo all’olimpo delle regioni da questo punto di vista più blasonate come Sicilia, Toscana, Piemonte.
Nella puntata del 10 ottobre, ambientata nell’Alto Salento e nella Provincia di Brindisi, Elisa Isoardi parla di questi aspetti della Puglia moderna ma anche di tradizioni e riscoperte, come Linea Verde fa sempre del resto.
Conosciamo il “Susumaniello”, un antico vitigno recuperato che è curato e vendemmiato esclusivamente da donne; la “carne al fornello” di Cisternino; la bellezza e l’importanza della Riserva naturale di Torre Guaceto, esempio di ecosistema che sta dando grandi risultati dal punto di vista agricolo ed ittico.
E poi la sorpresa delle proprietà salutistiche e cosmetiche delle carrube, l’antico “carburante” di asini e cavalli.
Infine Fabrizio Gatta ci porta al mercato ortofrutticolo di Fasano per una rapida ricognizione su alcuni dei prodotti tipici e di stagione, oltre che per il consueto monitoraggio sui prezzi