Linea Verde

"Terremoto in Abruzzo: Nulla è più come prima".

Tornare sui luoghi della tragedia per documentare le ricadute negative che l’evento terremoto ha avuto sull’agricoltura dell’Abruzzo.

Questo il tema della 4° puntata di Linea Verde che inizia con un sorvolo del cosiddetto “cratere” ( così si chiama l’intera area interessata dal sisma del 6 aprile scorso ).

Massimiliano Ossini apre la puntata sulla piana di Campo Imperatore nel cuore del massiccio del Gran Sasso tra un gruppo di allevatori in alpeggio che hanno difficoltà nel riportare a valle il bestiame dato il numero elevatissimo di stalle danneggiate. Problema molto grave ma non meno della mancanza di sbocchi commerciali alle produzioni agricole, del lento ripristino delle stesse attività come le vendite al dettaglio, il quasi blocco dell’attività della Centrale del latte de

L’Aquila seriamente danneggiata, eccetera. Lo scopo è quello di far capire che purtroppo un evento drammatico di questa portata non si limita ad aspetti macroscopici e prioritari come la ricostruzione, ma comporta una serie di conseguenze in vari comparti e, in ultima analisi, sulla quotidianità delle persone. Infatti il sottotitolo della puntata potrebbe essere “Nulla è più come prima”, purtroppo.

Il finale della puntata si svolge ad Onna, tristemente famosa, in un piccolo piazzale tra le casette di legno, dove si testimonia la vita che ricomincia: le donne tornano a fare la spesa, a cucinare e negli orti si torna a coltivare una eccellenza come il fagiolo bianco di Onna, una antica varietà che rischia di scomparire.

Il pranzo, che non ha nulla di festoso, è il momento intimo ed emozionante di una comunità che si ritrova, che vede una nuova alba di socializzazione.
Ad Eva Crosetta, viene invece affidato il racconto di Stefano e Sonia, giovane coppia di bari sciano, in provincia dell’Aquila che coraggiosamente sta avviando una attività di produzione di latte di capra fresco.