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Area marina protetta Isole Tremiti

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    • Regione: Puglia
    • Provincia: Foggia
    • Comuni: Isole Tremiti - 71040 Isola S. Nicola
    • Estensione: 127,3 ettari
    • Istituzione: D.I. 14/7/1989
    • Ente gestore: Ente Parco Nazionale del Gargano

     

    L'area marina protetta delle Isole Tremiti (chiamate in antichità Diomedee, dal nome dell'eroe acheo che secondo il mito al suo ritorno da Troia lanciò in queste acque tre massi che riemersero sotto forma di isole) è localizzato a circa 13 miglia a Nord del Promontorio del Gargano (Torre Mileto) e a circa 22 miglia dal più vicino porto di Termoli. L'Arcipelago è costituito da tre Isole maggiori: S. Domino, S. Nicola e Caprara, da alcuni scogli minori come La Vecchia e Cretaccio e infine dall'Isola minore di Pianosa, localizzata quasi ai confini delle acque territoriali. In meno di 3 Kmq di superficie e 20 Km di perimetro costiero, e con circa 300 abitanti che vi risiedono tutto l’anno, l’arcipelago tremitese costituisce un esempio di rara bellezza, sia per la natura incontaminata dei suoi fondali che per gli aspetti paesaggistici e storico-architettonici.

     

    Le Isole, note come perle dell'Adriatico, sono prevalentemente calcaree ma, nonostante la loro origine comune, mostrano vari tipi di paesaggi. Dalla verde S. Domino (una fitta pineta in mezzo al mare dove cresce anche il fiordaliso delle Tremiti) alla rude Caprara (un alternarsi di macchia e gariga abitata da gabbiani reali, detta anche Capperara per l'abbondanza di piante di cappero), dall’affascinante S. Nicola, culla della storia e dell’architettura tremitese (dove si possono osservare le mura di un'antica Fortezza, il Chiostro medioevale, quello Rinascimentale e la Chiesa di S. Maria a mare) alla sperduta e selvaggia Pianosa (con erbe basse e rade tra le quali spiccano gli alti steli del malvone maggiore), tutto si mescola in un unico paesaggio di incomparabile bellezza. La costa dell’arcipelago tremitese presenta tre morfotipi principali: costa alta a falesia, costa rocciosa bassa degradante verso il mare e piccole baie sabbiose. Tale alternanza si ritrova anche nelle parti sommerse, dove a fondali rocciosi lentamente degradanti verso il largo si alternano falesie che si inabissano vertiginosamente, fondi detritico-sabbiosi, fondi ciottolosi, in una moltitudine di habitat che hanno permesso l’insediamento di una notevole varietà di popolamenti animali e vegetali.

    Degne di nota anche le grotte (tra cui la meravigliosa Grotta delle Viole), suggestive anche per la particolare colorazione che assumono le loro acque. I fondali delle Isole costituiscono, pertanto, un'area di importantissimo valore naturalistico. Le superfici rocciose più aspre e articolate sono caratterizzate dalla presenza di Corallinacee; negli anfratti è possibile osservare numerose specie di spugne. Con l'aumentare della profondità, a partire dai 5-7 m, s'instaura un popolamento algale formato essenzialmente dall'alga bruna pavonina e dalle alghe verdi, associato ad una numerosa e diversificata componente animale: spugne incrostanti e perforanti, anemoni di mare, madrepore coloniali, anellidi sedentari, nudibranchi, polpi, ricci comuni e ricci neri, stelle di mare rosso arancio, rosso scarlatto oppure brune e spinose. Inoltre sono presenti numerosi pesci, tra i quali si distinguono donzelle, donzelle pavonine, variopinti blennidi e bavose rugginose, pesci peperoncino rosso e giallo, castagnole nere, occhiate, triglie di scoglio, labridi, piccoli scorfani neri e rossi. Le Isole Tremiti rappresentano il limite più settentrionale della presenza delle praterie di Posidonia oceanica nel Mar Adriatico. Le specie più interessanti e caratteristiche che si ritrovano associate a questa biocenosi sono rappresentate dalla pinna nobile, specie in via di estinzione e protetta in tutto il Mediterraneo, dal riccio delle praterie e dal riccio comune, da pesci ago, boghe e cavallucci marini.

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