Fuori orario

Dal 15 al 21 aprile 2018

In onda dal 15 al 21 aprile 2018

Domenica   15  aprile  2018                               RAI3                 dalle  02. 00 alle 6.00   (240’)   

 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

 

AMIR NADERI: IL CORRIDORE DEL CINEMA

(3)

 

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

 

 

 

MONTE                                                                          PRIMA VISIONE TV

(Id., Italia/USA/Francia, 2016, col., dur., 130’)

Regia: Amir Naderi

Con: Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Zaccaria Zanghellini, Anna Bonaiuto

In un Medioevo non ben precisato una famiglia composta da Agostino, dalla moglie Nina e dal figlio Giovanni vive in un piccolo villaggio situato ai piedi di un’enorme montagna che lo sovrasta e che impedisce alla luce del sole di illuminarlo e di rendere così coltivabile il terreno circostante. A dispetto di chi gli consiglia di andare a cercare fortuna altrove, Agostino invece decide di restare perché è convinto dell’importanza delle proprie radici. Inizia così una sua personale lotta contro la montagna.

 

“Per rendere qualcosa possibile in ogni momento, paga con il tuo cuore, abbi fede e sii paziente. Non mollare finché non ci arrivi. Perché questo è il dono dell’essere umano: la sfida.
L’Italia, con la sua cultura, la sua lunga storia e il suo background complesso, è uno dei paesi più interessanti al mondo. Sono convinto che più di qualsiasi altro paese abbia prodotto geni che hanno cambiato il corso della civiltà. Questa è la ragione per cui questa volta ho scelto di girare il mio nuovo film qui”. (Amir Naderi)

Dopo l’ottima accoglienza della stampa internazionale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2016, dove era stato presentato Fuori Concorso e dove il regista Amir Naderi aveva ricevuto il premio “Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker”, Monte è l'unico titolo italiano selezionato dal MoMA di New York all'interno dell'annuale rassegna, "The Contenders 2016", organizzata dal Museo di Arte Contemporanea insieme all'Hammer Museum di Los Angeles. Questo evento si caratterizza per la presentazione di opere - realizzate negli ultimi dodici mesi - considerate dai curatori outstanding e destinate a entrare nella storia del cinema.

 

 

 

 

 

 

 

 MISE EN SCENE WITH ARTHUR PENN (Terza parte)      

(Usa 2005-2014, col., dur., 90’ ca, v.o. sott. italiani)

Regia: Amir Naderi

Con: Arthur Penn.

Una delle più affascinanti conversazioni con un regista mai realizzate, presentata in tre parti da Fuori Orario nella sua versione integrale dopo la prima al Festival di Venezia del 2014. Amir Naderi incontra per molte ore e nel corso di diversi anni Arthur Penn, autore di capolavori quali Furia selvaggia (1958), Mickey One (1965), Gangster Story (1967), Alice’s Restaurant (1969), Piccolo grande uomo (1970), Bersaglio di notte (1975), Missouri (1976),  uno dei più importanti, scomodi e influenti cineasti moderni.   che ha influenzato lo stile di molti registi contemporanei. Penn ha aperto la strada ai Movie Brats, quei registi (De Palma, Coppola, Spielberg, Scorsese) che all’inizio degli anni ‘70 contribuirono alla nascita della “nuova Hollywood”.

 

 

Venerdì   20  aprile  2018                               RAI3                 dalle 1. 50 alle 6.00   (250’)   

 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

 

FRAMMENTI DI UNA GEOGRAFIA AMOROSA

(INTORNO AI FILM DI JEAN-CLAUDE ROUSSEAU)

(1)

 

 

a cura di Roberto Turigliatto 

 

Inizia con questa puntata di Fuori orario il nuovo ciclo dedicato a Jean-Claude Rousseau, tra i più segreti cineasti contemporanei, autore totale dei propri film, realizzati praticamente da solo, di cui Fuori Orario aveva già presentato negli anni scorsi Les Antiquités de Rome, La Vallée Close, Trois fois rien e De son appartement. Il programma di questa puntata comprende gran parte dei brevi o brevissimi cortometraggi girati dal cineasta-artista negli ultimi anni, film senza “soggetto” né sceneggiatura,  alcuni brevissimi, che ritornano all’esigenza originaria del cinema come “veduta” o visione: “Mi piace la parola visione perché contiene in sé un’ambiguità: visione nel senso di percezione visiva e visione nel senso di venire trasportati da ciò che si vede, avere delle ‘visioni’. Di fronte a un’opera d’arte, se la si vede veramente, si tratta sempre di una visione. La bellezza può essere vista solo nella contemplazione, mai nell’osservazione”. .  (Jean-Claude Rousseau)

Nel corso delle tre puntate i film di Rousseau dialogano con altri di Chantal Akerman, Apichatpong Weerasethakul, Marguerite Duras, Val Del Omar, Susan Sontag, Andrej Tarkovski, ma anche con frammenti di Straub e Huillet, Ozu, Bresson, De Oliveira, Rossellini, Julio Bressane, Fabrizio Ferraro e altri

 

 

con i film

 

 

TOMBEE DE NUIT SUR SHANGHAI (episodio di O ESTADO DO MUNDO)

(Franncia-Portogallo, 2007, col., 16’19”)

di Chantal Akerman

Inquadrature  sul porto, l’acqua del mare, le navi, i passanti, la linea dell’orizzonte, le pubblicità luminose gigantesche  mentre la notte cala su Shanghai in tempo reale sul fondo sonoro dei rumori di un ristorante in un hotel. Senza alcuna linea narrativa, sorge una tensione tra le riprese a inquadratura e il movimento della città.

 

 

VEDUTA                                  

(Francia, 2010, col., 1’42”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                         

 

JUSTE AVANT L’ORAGE (SUBITO PRIMA DEL TEMPORALE)

(Francia, 2003, col., 16’29”, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

EAUX PROFONDES (ACQUE PROFONDE)

(Francia, 2012, col., 2’04”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

L’AIR D’ÊTRE LÀ

(Francia, 2013, col., 1’25”, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

NUIT BLANCHE (NOTTE BIANCA)

(Francia, 2011, col., 1’36”, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

PAS CETTE NUIT (NON QUESTA NOTTE)

(Francia, 2007, col., 3’27”, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                         

 

UN JOUR (UN GIORNO)

(Francia, 2011, col., 4’06”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau

 

IL DIALOGO DI ROMA

(Italia, 1983, col., 61’20 ’’)

di Marguerite Duras

Film in forma di riflessione letterario-filosofica sulla scia del “Viaggio in Italia” classico da parte della scrittrice francese Marguerite Duras. Prodotto dalla RAI  all’interno della serie “Per un viaggio in Italia”

 

UNE VUE SUR L’AUTRE RIVE (UNA VISTA SULL’ALTRA RIVA)

(Francia, 2005, col., 24’24”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                          

 

FAUX DÉPART (FALSA PARTENZA)

(Francia, 2006, col., 13’24”, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                         

 

DEUX FOIS LE TOUR DU MONDE (DUE VOLTE IL GIRO DEL MONDO)

(Francia, 2006, col., 8’, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

L’APPEL DE LA FORÊT (IL RICHIAMO DELLA FORESTA)

(Francia, 2010, col., 8’17’’, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

DERNIER SOUPIR (ULTIMO SOSPIRO)

(Francia, 2011, col., 1’48”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                         

 

ATTIQUE (ATTICO)

(Francia, 2012, col., 2’29’, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

ÉCLAIRCIE (SCHIARITA)

(Francia, 2013, col., 2’12”, v.o. senza dialoghi)

di Jean-Claude Rousseau                                                        

 

VIBRAZIONI DI GRANADA

(Vibracion de Granada, Spagna 1955, b/n, 20’)

Prima di “Aguaespejo granadino”, Val Del Omar gira nella sua Granada due “tentativi” di quello che diventeranno i suoi “cinepoemi”, “vibrazioni” e “variazioni” di quei luoghi e quelle immagini che torneranno nei film successivi.

 

 

Sabato  21  aprile  2018                               RAI3                 dalle 2. 15 alle 6.00 (225’)   

 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

FRAMMENTI DI UNA GEOGRAFIA AMOROSA

(INTORNO AI FILM DI JEAN-CLAUDE ROUSSEAU)

 

 

(2)

 

a cura di Roberto Turigliatto 

 

 

Prosegue in questa seconda puntata  il ciclo dedicato a Jean-Claude Rousseau, tra i più segreti cineasti contemporanei, autore totale dei propri film, realizzati praticamente da solo, di cui Fuori Orario aveva già presentato negli anni scorsi Les Antiquités de Rome, La Vallée Close, Trois fois rien e De son appartement. Nel corso delle tre puntate i film di Rousseau dialogano con altri di Chantal Akerman, Apichatpong Weerasethakul, Marguerite Duras, Val Del Omar, Susan Sontag, Andrej Tarkovski, ma anche con frammenti di Straub e Huillet, Ozu, Bresson, De Oliveira, Rossellini, Julio Bressane, Fabrizio Ferraro e altri


con i film

 

SAUDADE                                       

(Francia, 2012, col., 14’, vo. sott. it.)

Regia: Jean-Claude Rousseau

Girato a Lisbona. “Chora con gran soèdade. Este mensolhoscativos”. “Piangono con grande saudade. Questi miei occhi prigionieri” (Cantigas de Santa Maria, XIIIèSiècle). Saudade è una parola senza traduzione. E’ una specie di sentimento malinconico a proposito di qualcosa che non esiste. 

 

FESTIVAL                                                                                        

(Francia, 2010, col., 80’, v.o. sott. it.)

di Jean-Claude Rousseau                                                       

Festival è stato realizzato tra il 2000 e il 2010, e riunisce in un unico film 5  cortometraggi girati per la prima volta in digitale (i primi quattro realizzati al Festival di Torino, l’ultimo in un Festival in Spagna), presentati   in precedenza  come film autonomi: Lettre à Roberto, La  Nuit sans étoiles, Faux départ, 301, Mirage.   Ma il lungometraggio trascende i cinque film precedenti e si costituisce dunque come film nuovo e del tutto autonomo. Senza mostra è invece girato in una Venezia ironicamente “fuori Festival”. “Festival non ha altro soggetto che la vita dell’immagine nelle sue variazioni, che in permanenza minacciano di disfarla. Quello che fa sprofondare l’immagine è il senso, il voler dire o la pretesa di mostrare, mentre l’immagine non ha altra essenza che il fatto di mostrarsi essa stessa. (…) Festival, si. Filmare è una festa, un rito di celebrazione sotto forma di sacrificio. Ogni inquadratura è uno spazio delimitato, uno spazio sacro nel quale l’immagine sorge alla presenza, e in cui il mondo si assenta, si ritrae. Ri-tratto, ritratto” (Cyril Neyrat)

 

LUMINOUS PEOPLE (episodio di O ESTADO DO MUNDO)

(Thailandia-Francia-Portogallo, 2007, col., 16’37”)

di Apitchapong Weerasethakul

Una famiglia tailandese intraprende un viaggio sul fiume Mekong per attraversare il confine tra Tailandia e Laos per organizzare un funerale. Lungo il tragitto la madre gdecide di gettare le ceneri del morto nelle acque del fiume.  

 

 

TEMPO DI VIAGGIO

(Italia, 1983, col., 62’24”, v.it.)

Regia: Tonino Guerra, Andrej Tarkoskij

Viaggio in Italia del grande regista russo insieme all’amico e sceneggiatoreTonino Guerra alla ricerca dei luoghi per  Nostalghia

 

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